Apriti sel
Abbiamo bisogno di una discussione vera e trasparente per affrontare la nuova fase senza equivoci o ipocrisie.Ma è
necessario aprirci sin da ora, prima del congresso, per contribuire a costruire una sinistra più grande di noi, capace di
pensare il cambiamento e di cimentarsi con la sfida del governo.
La qualità del nostro congresso non dipende solo dalla nostra discussione ma da quanto sapremo costruire nei
movimenti, nelle lotte sindacali, nelle esperienze associative che producono nuova politica, nuovi saperi, nuova
socialità.
Per farlo dobbiamo cambiare pelle, liberare la nostra discussione, aprire i nostri spazi di partecipazione, liberarci dei
notabilati, vincere una cultura che “militarizza” il confronto politico e rimuove il disagio.
Non è più possibile tenere distinte le forme di partecipazione dalla qualità e credibilità della proposta politica. Dalla
capacità di SEL di affrontare questo nodo dipende la sua credibilità, la possibilità di svolgere un ruolo autonomo e al
tempo stesso unitario, di raccogliere domande e intelligenze, di interloquire con ciò che si muove nella società, di
sviluppare la sua capacità di elaborazione.
Non basta stigmatizzare l’antipolitica, per esorcizzarla, bisogna cambiare la politica, a cominciare da noi.
A cosa serve Sel
SEL deve lavorare alla costruzione di un processo di aggregazione e confronto che porti alla costruzione di una nuova
forza della sinistra, plurale, unitaria e innovativa. La manifestazione di piazza SS. Apostoli ce lo ha ricordato ma è
rimasta senza seguito anche per una nostra incertezza di prospettiva.Non la sommatoria di frammenti di ceto politico
teso all’autoconservazione, ma una nuova esperienza capace di aggregare risorse per produrre un’elaborazione inedita.
La missione costitutiva di SEL è uscire dall’asfittica alternativa tra la rinuncia alle proprie ragioni per accedere al governo
e la marginalità per rimanere fedeli a se stessi.
La costruzione di un’alleanza capace d’innovazione non è però, oggi, un dato scontato ma un obiettivo da conquistare.
È quindi fuorviante contrapporre il rilancio di una autonomia politica e culturale di sinistra alla costruzione di
una coalizione di governo: si tratta di due obiettivi oggi inscindibili.
La scelta non è dunque “rinchiudersi nel partitino” né tantomeno sciogliersi nell’indistinto “campo dei democratici”, ma
costruire una sinistra più larga di noi, capace di coniugare governo e trasformazione ponendola in relazione con le
domande della società.
Con l’iniziativa di Carlassare, Don Ciotti, Landini, Rodotà e Zagrebelsky e con l’appuntamento del 12 ottobre si apre un
nuovo cantiere che mette al centro la difesa della Costituzione. Si è aperto un percorso di cui SEL deve essere
protagonista e non mero interlocutore, contribuendo a orientarlo e a rafforzarlo.
È una sfida che non vale solo per l’Italia ma che riguarda l’Europa e non si esaurisce nella mera adesione a una o
all’altra famiglia: è necessario ricostruire una soggettività che promuovendo nuove forme di mobilitazione tra i cittadini
europei cambi le politiche e il ruolo dell’Europa.
Il movimento contro gli euromissili, così come i social forum e quello contro la guerra hanno mostrato la possibilità di
unificazione delle mobilitazioni europee.
L’alternativa a un’Europa fortezza che, ripiegata su se stessa, smonta il proprio sistema di diritti, è un’Europa capace di
prospettare un’idea dello sviluppo che declini in forme nuove il nesso tra economia, diritti e democrazia.
La crisi della coalizione “Italia bene comune”
SEL ha scommesso sulla costruzione della coalizione “Italia bene comune” e oggi è all’opposizione del governo Letta.
Oggi chi, come noi, ha investito su quella coalizione, deve interrogarsi sulla sua natura e sulle ragioni della sua rottura e
su quanto il modo in cui è stata costruita ne abbia pregiudicato la capacità di tenuta e la credibilità.
Alle primarie e al voto si è giunti con un’alleanza meramente elettorale ma è mancata una coalizione capace di
interpretare il desiderio di cambiamento, riaprire i canali tra società e politica.
Alle ambiguità nel PD si è sommata l’inadeguatezza di SEL a sviluppare un’iniziativa per un profilo innovativo della
coalizione e una sua più larga rappresentatività, che ha reso la nostra presenza nella coalizionemenoautorevole e
convincente.
Le primarie, che avrebbero dovuto allargare la partecipazione aprendo a proposte e culture politiche nuove, si sono in
buona parte ridotte (a livello nazionale e locale) a una conta tra correnti o alla ricerca del personaggiovincente.
La sconfitta sul voto presidenziale è figlia di questi limiti, che hanno fatto cadere la proposta di un governo di
cambiamento, lasciando spazio alle manovre interne al PD.Anche la reazione del popolo del centrosinistra a questa
vicenda ha però precocemente ceduto il passo di fronte all’incalzare delle ”urgenze politico-economiche” e alla
mancanza di una prospettiva. Il dibattito avviatosi in tante sedi è rimasto frammentato e orfano. La crisi della coalizione
non è frutto di un accidente in un quadro di ottima salute del centrosinistra nei territori, ma è l’esito di un conflitto politico
all’interno del PD che ha visto anche SEL come bersaglio (come con i 45 falsi voti per Rodotà per attribuire a SEL la
mancata elezione di Prodi). Questa rottura è figlia di una lettura della crisi e dei vincoli internazionali: porta con sé
un’egemonia moderata sul centrosinistra, il ritorno di una vocazione maggioritaria e autosufficiente del PD, una risposta
involutiva alla crisi dei partiti. L’opposizione al governo Letta non può limitarsi ai singoli atti ma deve contrastare l’ipotesi
strategica su cui è nato e che oggi si coniuga con le spinte alla modifica della Costituzione.
A partire dall’opposizione dobbiamo prefigurare una coalizione capace di uscire dal recinto dei partiti. In questa
prospettiva il rapporto con i candidati alla leadership del PD deve vedere una nostra autonomia e capacità di proposta. È
indubbio che SEL dovrà interloquire con chi sarà il leader PD e sollecitare una presa di posizione critica sul governo
delle larghe intese, ma tutto questo deve avvenire con una chiarezza sulle ispirazioni programmatiche, sulle culture
politiche e sui modelli di coalizione.
Il nostro ruolo non può ridursi a un “posizionamento” nella geografia delle correnti altrui, così come sarebbe un errore
scegliere un rapporto preferenziale con il candidato supposto vincitore solo in nome di una generica idea di novità. Non
basta battere Berlusconi ma è necessario superare il berlusconismo come cultura che ha pervaso anche la sinistra.
La cosa giusta
Con il voto sulla Presidenza della Repubblica e l’opposizione al governo PD-PDL frutto dell’egemonia “rigorista” di
Napolitano, SEL ha fatto la cosa giusta, recuperando così ascolto e attenzione, offrendo un riferimento al disagio in atto
dentro e fuori la coalizione di centrosinistra.
Anche alcune scelte parlamentari di SEL - mozione contro gli F35, difesa della legge 194, intergruppo per l’acqua
pubblica - hanno dimostrato come sia possibile una sinistra che non rinuncia né alla propria autonomia né a una
proposta unitaria, riconnettendo rappresentanza parlamentare e popolo della sinistra.
Ma SEL si è scoperta impreparata a questa nuova fase: non ha mostrato una capacità di iniziativa nel Paese in grado di
affiancare l’azione parlamentare e di delineare una prospettiva leggibile. L’opposizione parlamentare rischia così di
ridursi a un innocuo gioco delle parti: è invece necessario costruire fatti reali, essere presenti nei conflitti che si
producono nel Paese.
Dobbiamo metterci in relazione con la domanda sociale che chiede di rompere con la religione dei vincoli di bilancio che
ha pesato a sinistra e aprire un dialogo con l’istanza di cambiamento e con la critica alla degenerazione dei partiti che
hanno alimentato il Movimento 5 Stelle. Va ricostruito un rapporto con quella sinistra che non ha creduto a sufficienza
nella nostra proposta e che oggi cerca una risposta più convincente.
Una nuova relazione con la società non si costruisce come rapporto tra stati maggiori dei partiti e dei movimenti, non
può basarsi sulla cooptazione o sulla confusione di ruoli: SEL deve riconoscere la propria parzialità, rispettare
l’autonomia delle altre esperienze e contribuire al loro sviluppo.
Il nostro sforzo di tenere aperto un difficile dialogo tra centrosinistra, movimenti e realtà associative è credibile e
autorevole solo se la scelta della coalizione è forte di un progetto, di una pratica reale e non frutto di inerzia o strategie di
autoconservazione.
Senza un nesso con la politica e senza pratiche reali la scelta di costruire un congresso aperto può diventare la
copertura retorica di un malcostume diffuso anziché una scelta coerente. L’apertura al voto da parte dei non iscritti,
specie in un quadro in cui non si sono costruite relazioni con i movimenti e le realtà associative, esporrebbe la nostra
discussione e la scelta dei gruppi dirigenti alle pressioni di lobby e gruppi di potere, togliendo diritti e possibilità di
incidere a chi ha scelto di impegnarsi nella costruzione del nostro progetto. Un soggetto che marginalizza la
partecipazione dei propri iscritti ha poca credibilità nell’aprirsi alla società.
Il nostro dibattito congressuale deve valorizzare le energie che crescono nella società fino alla possibilità di eleggere nei
nostri organismi persone espressione dell’intellettualità, di esperienze di lotta, di pratiche politiche e sociali innovative
con cui abbiamo costruito relazioni reali.
Un’altra politica, non un altro partito
La distinzione caricaturale tra chi vorrebbe un soggetto politico aperto e chi un partito “strutturato” mostra dunque tutta la
sua infondatezza.
A Firenze abbiamo detto di non volere un ulteriore partito ma riaprire la partita. Ma questo obiettivo, che avrebbe
richiesto cura, progettualità, investimento, questo sforzo di ricerca, di innovazione e di cultura politica è stato messo da
parte dopo il congresso. Lo si è fatto sulla base di una scommessa che non si è verificate: l’ipotesi di un percorso a
breve verso primarie che avrebbero rimescolato lo scenario.
Ma la partita non si gioca, e tanto meno si riapre, a tavolino nel ristretto recinto del ceto politico.
Mancando questo investimento le derive spontanee, non contrastate, hanno alimentato un modo vecchio di essere
partito - l’ossessione per l’equilibrio tra componenti senza una discussione di merito, lo schiacciamento sulla
rappresentanza istituzionale e lo svuotamento dei percorsi partecipativi - compromettendo gravemente la nostra
capacità di discutere, accogliere le diversità e svolgere un ruolo attivo nella società. Non abbiamo quindi alcuna
nostalgia della burocrazia, della gerarchia e dell’autoconservazione dei vecchi partiti, anzi, va rilanciata la
sperimentazione mai attuata dopo Firenze, la capacità di misurarsi con nuovi linguaggi, nuovi luoghi del conflitto, nuove
domande di libertà e trasformazione. È necessario valorizzare il radicamento nei territori ma anche l’impegno tematico,
superando modelli organizzativi gerarchici. Oggi quella sfida torna di attualità per la funzione che SEL deve svolgere.
Un soggetto che non riesce a discutere liberamente, che non è capace di produrre esperienze partecipate di scambio e
riconoscimento reciproco non può produrre elaborazione innovativa e iniziativa nella società.
Per troppo tempo il gruppo dirigente allargato non si è assunto la responsabilità di costruire SEL come corpo vivo,
democratico e partecipato. Questa ambiguità produce come osserva Vendola, ilmalcostume di un “politicismo coniugato
alla poesia”.
Così siamo stati percepiti come omologati alla politica di palazzo e ai suoi vizi, nonostante le evocazioni
retoriche. interrogandosi sul proliferare di iniziative che traggono ragion d’essere da questo vuoto e dall’assenza di una
proposta che anche SEL avrebbe dovuto costruire. E l’incapacità di innovare ha impedito alla sinistra, variamente
collocata, di intercettare la domanda confusa di cambiamento che ha dato vita al più grande terremoto politico della
storia italiana.
Un’alternativa al politicismo e all’antipolitica
I partiti tradizionali sono stati sostituiti dai partiti preda dei gruppi di potere locali, i partiti televisivi, i partiti personali; sono
mancati i partiti come esperienze plurali, capaci di produrre elaborazioni condivise in relazione con quanto si muove
nella società. Le risposte alla degenerazione dei partiti sono oggi la semplificazione populista o la deriva tecnocratica. Si
tratta di un processo lungo e profondo che non nasce oggi e che procede su due piani tra loro intersecati: la crisi dall’alto
delle democrazie, strette tra il tabù dei vincoli “tecnici” dei mercati e il loro uso ideologico, e la crisi verso il basso come
incapacità dei partiti di ascoltare e trasformare la società.Non è una semplice crisi della rappresentanza, perché i partiti
non sono solo strumenti per tradurre gli orientamenti e gli interessi in rappresentanze parlamentari ma anche soggetti
che dovrebbero produrre analisi condivise, elaborare proposte programmatiche e strategiche, spostare orientamenti
diffusi nella società.
È una riflessione che va ben oltre SEL e che deve produrre un’alternativa al conflitto sterile tra politicismo e antipolitica.
L’assenza di dibattito nei partiti, la loro trasformazione in apparati di potere e la degenerazione del disagio nelle sue
forme rancorose e semplificate sono due facce della stessa medaglia e si alimentano reciprocamente.
Come osserva Nichi Vendola nelle sue conclusioni alla Presidenza, anche noi siamo parte di questa crisi. Il fastidio per
la critica o le differenze, le forme di liquidazione o di sospetto verso le posizioni critiche che troppo spesso emergono
nella nostra discussione sono indice della debolezza culturale di gruppi dirigenti incapaci di misurarsi con una pluralità di
punti di vista. Questo vuoto di cultura politica genera la degenerazione del conflitto in ostilità e inimicizia reciproca,
nell’invettiva dei militanti sul web verso parlamentari e dirigenti, nella liquidazione denigratoria dei gruppi dirigenti altrui.
Non è con il giudizio paternalista o moralista sulle forme in cui il disagio si esprime che si contrastano l’antipolitica e il
rancore sociale, ma con la capacità di costruire una politica “altra”.
Non si tratta di generiche petizioni di principio ma di questioni che emergono oggi prepotentemente mostrando la crisi di
un’idea della politica che si ammanta di nuovo ma resta vecchissima.
Va colto il carattere cruciale di questo nodo politico: la crisi dei partiti e della democrazia sono il terreno su cui avanzano
risposte sul piano politico e istituzionale che prefigurano una involuzione, populista o tecnocratica, della qualità della
nostra democrazia.
Al tempo stesso nessun nuovo processo a sinistra può avviarsi senza un cambiamento profondo delle culture politiche
dei linguaggi e delle forme della partecipazione.
Una riflessione di verità su di noi
Dobbiamo costruire una discussione libera e trasparente. La resistenza al cambiamento, l’incapacità di ascolto sono
frutto dell’attaccamento al potere, di una spinta all’autoconservazione del ceto politico locale e nazionale che avvelena
la politica.
Predisponiamo delle regole limpide, per decidere con procedure trasparenti le candidature di SEL a livello nazionale e
locale, l’incompatibilità tra incarichi amministrativi e candidature politiche, limiti di spesa certi per le campagne elettorali
dei candidati e obbligo di pubblicizzazione dei bilanci negli organismi locali, modelli organizzativi e costruzione degli
organismi locali che garantiscano l’autonomia di SEL dalla dimensione istituzionale.
Dobbiamo ridurre i vincoli culturali che impoveriscono la nostra vita democratica, cambiare i tempi tradizionali della
politica che producono un monopolio maschile sia nelle cariche elettive sia nei ruoli di responsabilità nei partiti,
valorizzare una presenza non decorativa dei giovani, superare pratiche che premiano il conformismo a scapito della
ricerca libera, del confronto come condizione essenziale per una comunità plurale, aperta, inclusiva e solidale.
Chi ha avuto in questi anni un ruolo di direzione deve fare una riflessione autocritica sulle pratiche prodotte e quelle
colpevolmente avallate. È vero che molte persone hanno abbandonato SEL perché espulse da pratiche di potere. Ma
questa osservazione è utile se non resta nella genericità, se è in grado di indicare quali degenerazioni si siano prodotte,
se siano state avallate o contrastate. Noi, avendo posto ognuno per proprio conto nel proprio territorio questo problema
per tempo, sentiamo l’autorevolezza per chiedere una svolta vera nel nostro modo di essere.
Una politica che si emancipi dalla seduzione del potere
Perché la riflessione sulle nostre difficoltà diventi proficua deve assumere la crisi di una politica ridotta a gestione del
potere, superare modelli gerarchici e identitari nel vivere i conflitti, nel pensare la democrazia, la rappresentanza, la
partecipazione.
In questi anni il femminismo, il mondo ambientalista, le associazioni per i diritti civili, il pacifismo, il movimento sindacale,
le realtà di autogestione, il mondo dell’intellettualità hanno prodotto esperienze, pensiero, proposte, strumenti di analisi
da ascoltare e leggere criticamente. Anche movimenti e associazioni si sono mostrati a loro volta viziati da limiti di
linguaggio e capacità di stare insieme oltre la logica della gerarchia, dell’appartenenza e del potere.
È necessario produrre una critica dello statuto della politica stessa, del suo fondarsi sulla separatezza tra pubblico e
privato, sulla gestione del conflitto in base alla logica amico-nemico, su modelli di appartenenza basati su gerarchia,
delega, rimozione delle differenze, su una concezione separata e sacrificale della militanza, su un’idea del potere
maschile che ormai non corrisponde più nemmeno alla vita degli uomini e al loro desiderio di libertà.
La crisi della politica è anche crisi di una cultura patriarcale del potere, di rifiuto delle differenze.
Facciamo troppo spesso appello retorico alla valorizzazione delle differenze senza una reale capacità di ascolto. Ridurre
la valorizzazione delle differenze a retorica porta o alla sua rimozione nella pratica quotidiana o a confonderla con la
rimozione dello scontro di interessi e visioni della società, fino a giustificare strumentalmente l’accordo con le destre per
il “bene del Paese”.
La politica delle donne ci ha mostrato un’idea non distruttiva ma creativa del conflitto, in cui l’esito non è far
fuori dialetticamente o fisicamente l’altro, e la cui assunzione non chiede quindi di annacquare i conflitti e rendere
opache le differenti opzioni.
Alla logica della fedeltà allo schieramento, alla gestione proprietaria dei partiti, preferiamo il confronto, l’ascolto della
critica e la valorizzazione dell’autonomia e della ricerca libera.
Vogliamo ripensare la politica come pratica di libertà e autonomia, come relazione, come trasformazione e ricerca, non
come mero esercizio di potere.
Barbara Auleta, Stefano Ciccone, Enzo Mastrobuoni e Carolina Zincone
per adesioni, contatti, contributi potete scrivere ad: apritisel@gmail.com
n° Adesioni al 21 settembre:
1 Barbara Auleta Roma RM Lazio Circolo SEL Val Chisone
2 Stefano Ciccone Roma RM Lazio Circolo Universitario Componente dell'Assemblea Regionale del Lazio e del Comitato Scientifico Nazionale
3 Enzo Mastrobuoni Roma RM Lazio Circolo SEL II Municipio
4 Carolina Zincone Roma RM Lazio Circolo SEL Garbatella
5 Cinzia Abramo Foligno/Perugia PG Umbria
6 Fabio Accalai Cagliari CA Sardegna Circolo SEL Sergio Atzeni
7 Maria Pia Accordino Messina ME Sicilia Circolo SEL Messina
8 Silvia Acquistapace Roma RM Lazio Circolo SEL Trionfale
9 Valfrido Adorante San Salvo CH Abruzzo Circolo SEL San Salvo Componente del Collegio dei garanti della assemblea regionale Abruzzo
10 Paola Agnella Modica Roma RM Lazio Circolo SEL Testaccio
11 Bruno Natale Altomonte Reggio Calabria RC Calabria Circolo SEL De Angelis
12 Valeria Angelini Roma RM Lazio Circolo SEL Basilica San Paolo
13 Mauro Anselmo Senigallia AN Marche Circolo SEL Senigallia
14 Calogero Anzallo Trieste TS Friuli Venezia Giulia Federazione Trieste
15 Carla Apicella Senigallia AN Marche
16 Isidoro Bacchiocchi Senigallia AN Marche Circolo SEL Senigallia
17 Roberto Balducci Falconara Marittima AN Marche Circolo SEL Falconara Marittima
18 Fabrizio Barsotti Ancona AN Marche Circolo SEL Ancona
19 Enrico Bartolini Firenze FI Toscana Circolo SEL Quartiere 5 Firenze
20 Manuela Bartolucci Senigallia AN Marche Circolo SEL Senigallia Membro Assemblea regionale Marche
21 Franco Bernardi Desenzano del Garda BS Lombardia Circolo SEL Basso Garda
22 Massimo Binci Falconara Marittima AN Marche Circolo SEL Falconara Marittima Consigliere Regione Marche
23 Andrea Binetti Pisa PI Toscana Circolo SEL Pisa città
24 Monica Biondi Firenze FI Toscana Circolo SEL Q1 Firenze Coordinatrice del Circolo Q1 di Firenze
25 Sandra Borsi Pistoia PT Toscana Circolo SEL Pistoia Componente del coordinamento provinciale e del coordinamento regionale
26 Federico Boscaro Padova PD Veneto Circolo SEL Padova
27 Alberto Bozzi Pisa PI Toscana Circolo SEL Pisa Componente del coordinamento regionale Toscana
28 Chiara Bozzoli Viareggio LU Toscana Circolo SEL Libertà è Partecipazione Consigliera comunale comune di Viareggio
29 Fabio Bracciantini Scandicci FI Toscana Circolo SEL Scandicci-Signa
30 Roberto Braibanti Pollena Trocchia NA Campania Circolo SEL Pollena Trocchia
31 Alessandro Brambilla Pisoni Milano MI Lombardia Circolo SEL Milano Zona 6
32 Barbara Bravi Falconara Marittima AN Marche Circolo SEL Falconara Marittima
33 Riccardo Brunelli Falconara Marittima AN Marche Circolo SEL Falconara Marittima
34 Igor Bulgarini Desenzano del Garda BS Lombardia Circolo SEL Basso Garda
35 Giuliana Buzzone Caltagirone CT Sicilia Casa della Sinistra Caltagirone
36 Antonio Cadeddu Roma RM Lazio Circolo SEL Testaccio
37 Tonino Cafeo Messina ME Sicilia Circolo SEL Matteo Cucinotta già componente Assemblea Provinciale Federazione di Messina
38 Domenico Caiati Fermo FN Marche Circolo SEL Fermo
39 Lucilla Calabrìa Francavilla al Mare CH Abruzzo Circolo SEL Francavilla al Mare Componente dell'assemblea provinciale Chieti, vice-segretaria del
circolo di Francavilla al Mare
40 Sandro Calmanti Roma RM Lazio Circolo SEL II Municipio Tesoriere
41 Alberto Calza
42 Giuliana Campanaro Roma RM Lazio Circolo SEL Testaccio
43 Donatella Campanella Ancona AN Marche Circolo SEL Ancona
44 Alessandro Campioni Roma RM Lazio Circolo SEL II Municipio
45 Fausto Canù Scafa PE Abruzzo Circolo SEL Scafa
46 Marino Martino Canzonieri Iglesias CI Sardegna Circolo SEL Iglesias Membro assemblea Prov.le Carbonia Iglesias e Reg.le sarda
47 Tommaso Capecchi Certaldo FI Toscana Circolo SEL Certaldo
48 Luca Capone Roma RM Lazio Circolo SEL Testaccio
49 Luigi Cappelletti Budrio BO Emilia Romagna Circolo SEL Terre di Pianura Budrio Bologna
50 Luigi Cappelletti Bologna BO Emilia Romagna Circolo SEL Terre di Pianura
51 Lalla Cappelli Roma RM Lazio
52 Francesco Capponi Roma RM Lazio Circolo SEL borgo-trionfale-prati-delle vittorie
53 Antonio Carnevale Lucca LU Toscana Circolo SEL Lucca
54 Simone Carotti Falconara Marittima AN Marche Circolo SEL Falconara Marittima
55 Anna Maria Casadei Ancona AN Marche
56 Attilio Casagrande Senigallia AN Marche Circolo SEL di Senigallia
57 Antonio Casalini
58 Paolo Casalini Budrio BO Emilia Romagna Circolo SEL Terre di Pianura
59 Gabriella Casalini Roma RM Lazio Circolo SEL Testaccio Responsabile organizzazione circolo sel testaccio
60 Elisabetta Catalanotto Pisa PI Toscana Circolo SEL Pisa
61 Francesco Cavalca Pisa PI Toscana Circolo SEL Pisa
62 Roberto Cavallini San casciano Val di pesa FI Toscana Circolo SEL San casciano Val di pesa
63 Claudia Cavazzoni Milano MI Lombardia Circolo SEL Milano Zona 6
64 Cristina Cavicchioli Torino TO Piemonte Federazione di Torino
65 Giancarlo Centanni Ancona AN Marche Circolo SEL Ancona
66 Mirella Cerasa Jesi AN Marche Circolo SEL Jesi
67 Matteo Cereda Veduggio MB Lombardia Circolo SEL Alta Brianza
68 Franco Chiodi Domodossola NO Piemonte Circolo SEL Domodossola
69 Angela Ciaccafava Montemarciano AN Marche Circolo SEL Senigallia Componente della Federazione provinciale di Ancona
70 Catia Ciafardini San Salvo CH Abruzzo Circolo SEL San Salvo
71 Giuliano Ciampolini Pistoia PT Toscana Circolo SEL Agliana
72 Susanna Cimarelli Falconara Marittima AN Marche Circolo SEL Falconara Marittima
73 Umberto Cinalli Viterbo VT Lazio Circolo SEL Viterbo Coordinatore del circolo comunale di Viterbo
74 Mauro Cioffari Roma RM Lazio Circolo SEL Testaccio Capogruppo Sel Municipio I Roma Centro Storico
75 Filippo Ciorra Savona SV Liguria Circolo SEL Val Bormida
76 "Laura Cirella Reggio Calabria RC Calabria Circolo SEL Reggio Calabria Componente Assemblea Provinciale Federazione SEL Reggio Calabria
Componente Assemblea Regionale SEL Calabria"
77 Mario Cocco Roma RM Lazio Circolo SEL Trastevere
78 Luigi Colagreco Chieti CH Abruzzo Circolo SEL Chieti
79 Dalia Collevecchio Roseto degli Abruzzi TE Abruzzo Circolo SEL Roseto degli Abruzzi Coordinatrice cittadina Roseto degli Abruzzi
80 Antonino Comi Torino TO Piemonte Circolo SEL Torino Cinque Membro del gruppo di lavoro "Coordinamento Giovani SEL Torino"
81 Miria Compagnucci Bastia Umbra PG Umbria Circolo SEL "S. Pertini"
82 Donatella Conte Vasto CH Abruzzo Circolo SEL Vasto
83 Alberto Corino Chivasso TO Piemonte Circolo SEL Chivasso
84 Pierpaolo Corradini Pisa PI Toscana Circolo SEL Pisa
85 Ilaria Corti Roma RM Lazio Circolo SEL 25 Aprile - Pietralata
86 Simon Carlo Cossutta Roma RM Lazio Circolo SEL Esquilino
87 Mamy Costa Messina ME Sicilia Circolo SEL Pancrazio De Pasquale Componente assemblea provinciale di Messina e componente assemblea regionale
Sicilia
88 Andrea Costa Roma RM Lazio resp. enti locali coord. regionale Lazio
89 Ezio Crisci San Salvo CH Abruzzo Circolo SEL San Salvo Componente direttivo del Circolo di San Salvo
90 Stefano Crispiani Ancona AN Marche Circolo SEL Ancona Consigliere Comunale Ancona
91 Gianni Antonio Crocetti Falconara Marittima AN Marche Circolo SEL Falconara Marittima Coordinatore Circolo SEL Falconara Marittima
92 Francesco Cucchi Senigallia AN Marche Circolo SEL Senigallia
93 Beatrice Da Vela Londra UK Circolo SEL "Radio Londra"
94 Marisa D'Alfonso San Salvo CH Abruzzo Circolo SEL San Salvo Collegio dei garanti della federazione provinciale di Sel Chieti- e componente del
direttivo del circolo di Sel San Salvo (Ch)
95 Stefano Dall'Agata Treviso TV Veneto Circolo SEL Treviso
96 Alessandro D'Ambrosi Roma RM Lazio Circolo SEL Testaccio
97 Elvira D'Amico Messina ME Sicilia Circolo SEL Matteo Cucinotta
98 Luisa De Filippi Domodossola VB Piemonte Circolo SEL Domodossola
99 Nello De Luca Salerno SA Campania Circolo SEL Miriam Makeba
100 Luana Del Brocco Compagnone Ceccano FR Lazio Circolo SEL Ceccano
101 Cosimo Del faro Fermo FN Marche Circolo SEL Fermo
102 Natascia Dell'Osa San Salvo CH Abruzzo Circolo SEL San Salvo Componente direttivo del circolo Sel di San Salvo (Ch)
103 Rocco Dell'Osa San Salvo CH Abruzzo Circolo SEL San Salvo
104 Emilio D'Emilio Roseto degli Abruzzi TE Abruzzo Circolo SEL Roseto degli Abruzzi
105 Gianluca Di Agresti Capua CE Campania Circolo SEL Capua
106 Emilio Di Cola San Salvo CH Abruzzo Circolo SEL San Salvo
107 Agostino Domenegoni Sirmione BS Lombardia Circolo SEL Basso Garda
108 Daniele Dubbini Ancona AN Marche Circolo SEL Ancona
109 Fabio Esposito Modena MO Emilia Romagna Circolo SEL Modena città
110 Maurizio Fabiani Castel Volturno CE Campania Circolo SEL Castel Volturno
111 Anna Fava Reggio Emilia RE gariboldi Circolo SEL Val d’Enza bassa
112 Giulio Ferrara Vetralla VT Lazio Circolo SEL “Renzo Gasperini”
113 Nicola Ferraro Montelupo Fiorentino FI Toscana Circolo SEL Empolese Valdelsa Coordinatore Circolo Empolese Valdelsa
114 Graziano Fiordelmondo Falconara Marittima AN Marche Circolo SEL Falconara Marittima
115 Matteo Fiorini Modena MO Emilia Romagna Circolo SEL Modena Città
116 Anna Fiorini Viterbo VT Lazio Circolo SEL Viterbo
117 Eleonora Fornasari Roma RM Lazio Circolo SEL Testaccio
118 Germana Foscheri Desenzano del Garda BS Lombardia Circolo SEL Basso Garda
119 Stefano Fumarola
120 Pino Galanto Monopoli BA Puglia Circolo SEL Monopoli Coordinatore del circolo di Monopoli
121 Sauro Gambella Falconara Marittima AN Marche Circolo SEL Falconara Marittima
122 Lido Giampaoli Pisa PI Toscana Componente dell'Assemblea Provinciale di Pisa
123 Gianglauco Gioia Jesi AN Marche Circolo SEL Jesi
124 "Stefania Giommi Vetralla VT Lazio Circolo SEL
Renzo Gasperini "
125 Francesco Gismondi Desenzano del Garda BS Lombardia Circolo SEL Basso Garda
126 Marco Grispigni Bruxelles Belgio Circolo SEL Belgio
127 Andrea Grottadaurea Caltanissetta CL Sicilia Circolo SEL Caltanissetta
128 Marta Ingegneri Vetralla VT Lazio Circolo SEL “Renzo Gasperini”
129 Ornella Intrieri Roma RM Lazio Circolo SEL II Municipio
130 Gianpaolo Lambiase Salerno SA Campania Circolo SEL MIRIAM MAKEBA
131 Marco Lanzetta Bastia Umbra PG Umbria Circolo SEL "Sandro Pertini"
132 Graziano Lazzari Bastia Umbra PG Umbria Circolo SEL Bastia
133 Daniele Leardini Rimini RN Emilia Romagna Circolo SEL Rimini
134 Luca Lecardane Bagheria PA Sicilia Circolo SEL BAGHERIA
135 Rita Lo Iacono Bra CN Piemonte Circolo SEL Bra
136 Daniele Lonidetti
137 Fulvio Simone lori Parma PR Emilia Romagna Circolo SEL Parma citta
138 Maria Lucarello Bastia PG Umbria Circolo SEL Sandro Pertini
139 Angela Maccarone Ancona AN Marche Circolo SEL Ancona
140 Francesco Mancini Senigallia AN Marche Circolo SEL Senigallia Coordinatore Circolo SEL Senigallia
141 Michele Marchese Chieti CH Abruzzo Circolo SEL San Salvo Responsabile Comunicazione della Federazione di Chieti e componente della segreteria
cittadina di San Salvo
142 Danilo Loris Marco Torino TO Piemonte Circolo SEL Torino Ovest
143 Mario Maroni Fermo FM Marche Circolo SEL "il pane e le rose"
144 Enrico Martini Fermo FN Marche Circolo SEL "Il pane e le rose" Tesoriere- Resp prov. Tesseramento
145 Antonino Martino Torino TO Piemonte Vice presidente esecutivo nazionale sinistra 21 Tilt
146 Sofia Martino Messina ME Sicilia Circolo SEL Circolo Matteo Cucinotta coordinatrice del circolo "M. Cucinotta"; delegata all'assemblea provinciale
147 Adelaide Martino Cantafio Messina ME Sicilia Circolo SEL Matteo Cucinotta
148 Pietro Marziani Caltagirone CT Sicilia Circolo SEL Caltagirone
149 Gabriella Masala Iglesias CI Sardegna Circolo SEL "XI Maggio"
150 Francesco Mastrolembo Gliaca di Piraino ME Sicilia Circolo SEL Pier Paolo Pasolini Componente Coordinamento ed assemblea provinciale di Messina
151 Enrico Matacena Vignola Modena MO Emilia Romagna Circolo SEL Terre dei Castelli Federazione di Modena
152 Tonino Matteacci Cantiano PU Marche Circolo SEL Catria Nerone Coordinamento regionale marche
153 Ornella Medda Sacile PN Friuli Venezia Giulia
154 Aurelio Mezzasalma Ragusa RG Sicilia Circolo SEL Ragusa Coordinatore Cittadino Ragusa
155 Carlo Miccinilli Priverno LT Lazio Circolo SEL Priverno
156 Marco Missere Erchie BR Puglia Circolo SEL Erchie
157 Fabio Monti Val Vibrata TE Abruzzo Circolo SEL Val Vibrata
158 Emanuele Montori Ferrara FE Emilia Romagna Circolo SEL Don Chisciotte
159 Giovanna Morelli Roma RM Lazio Circolo SEL Testaccio
160 Massimo Moretti Roseto degli Abruzzi TE Abruzzo Circolo SEL Roseto degli Abruzzi
161 Jacopo Naidi Mogliano Veneto TV Veneto Circolo SEL Mogliano Veneto
162 Antonio Nannipieri Lucca LU Toscana Circolo SEL Lucca Coordinatore federazione provinciale di Lucca
163 Giacomo Nilandi Mogliano Veneto TV Veneto Circolo SEL Mogliano Veneto Membro dell'assemblea Provinciale di Treviso
164 Erio Nobili Falconara Marittima AN Marche Circolo SEL Falconara Marittima
165 Walter Nocito
166 Paolo Oddi Milano MI Lombardia Circolo SEL Zona 1
167 Paola Oliva Roma RM Lazio Circolo SEL Cinecittà
168 Angelo Orientale Salerno SA Campania Circolo SEL MIRIAM MAKEBA
169 Stefano Paffarini Bastia PG Umbria Circolo SEL Sandro Pertini Coordinatore Circolo "S.Pertini"
170 Maurizio Paffetti Roma RM Lazio Circolo SEL Testaccio
171 Jacopo Simone Palese San Salvo CH Abruzzo Circolo SEL San Salvo
172 Fabrizio Palombi Roma RM Lazio
173 Alessandro Panieri Roma RM Lazio Circolo SEL Testaccio
174 Claudio Paolinelli Falconara Marittima AN Marche Circolo SEL Falconara Marittima Componente assemblea provinciale Ancona, componente assemblea
regionale Marche
175 Giovanni Papini Ancona AN Marche Circolo SEL Ancona
176 Giorgio Parisi Roma RM Lazio Circolo Universitario Assemblea Nazionale e comitato scientifico
177 Carlo Parrinello Augusta SR Sicilia Circolo SEL Augusta
178 Ennio Pattarin Ancona AN Marche Circolo SEL Ancona
179 Alberto Pellicci Porcari LU Toscana Circolo SEL Piana di Lucca Coordinatore Circolo SEL Piana di Lucca
180 Paolo Pezzati Arezzo AR Toscana Componente dell' Assemblea e del Coordinamento Federale di Arezzo
181 Gianluca Pieroni Ancona AN Marche Circolo SEL Ancona
182 Maria Antonietta Piras Iglesias CI Sardegna Circolo SEL Iglesias XI maggio
183 Bruna Pirola Roma RM Lazio Circolo SEL 25 aprile - Pietralata
184 Silvana Pisa Roma RM Lazio Circolo SEL Testaccio
185 Valerio Pisaniello Bologna BO Emilia Romagna Circolo SEL Marcella DiFolco
186 Giuseppe Polinori Ancona AN Marche Circolo SEL Ancona
187 Pippo Pollara Vittoria RG Sicilia Circolo SEL Vittoria
188 Giuseppe Postacchini Ancona AN Marche Circolo SEL Ancona
189 Giandomenico Potestio
190 Mauro Presciutti Vetralla VT Lazio Circolo SEL “Renzo Gasperini” Coordinatore del circolo
191 Michele Presutti
192 Matteo Pucciani Pisa PI Toscana Circolo SEL Lungomonte Pisano
193 Vittorio Racinelli Roseto degli Abruzzi TE Abruzzo Circolo SEL Roseto degli Abruzzi
194 Michela Rea Milano MI Lombardia Circolo SEL zona 3 milano
195 Valentina Recchia Fermo FN Marche Circolo SEL "Il pane e le rose"
196 Giuseppe Reitano Roma RM Lazio Circolo SEL Cassia - Tomba di Nerone Coordinatore . Circolo Cassia - Tomba di Nerone
197 Silvana Renzi Roma RM Lazio Circolo SEL Testaccio
198 Giorgio Righetti Verona VR Veneto Circolo SEL Verona
199 Luciano Risa Roma RM Lazio Circolo SEL Val Chisone
200 "Mario Risaliti Fucecchio FI Toscana Circolo SEL Fucecchio Responsabile lavoro e politiche sociali presso
il circolo SEL Fucecchio"
201 Pasquale Rosania Barcellona Pozzo di Gotto ME Sicilia Circolo SEL "Enrico Berlinguer"
202 Massimo Rossi Roma RM Lazio Circolo SEL Testaccio
203 Andrea Rossi Lucca LU Toscana Circolo SEL Lucca
204 Daniele Rossini Fermo FE Marche Circolo SEL Fermo
205 Francesco Rubini Ancona AN Marche Consigliere comunale SeL Ancona
206 Carla Maria Ruffini Reggio Emilia RE Emilia Romagna Circolo SEL Reggio Emilia Assemblea Nazionale SEL
207 Giuseppina Sacco desenzano del garda Lombardia Circolo SEL Basso Garda
208 Livia Salvatori Roma RM Lazio Circolo SEL Circolo Testaccio
209 Mattia Sangiuliano Falconara Marittima AN Marche Circolo SEL Falconara Marittima
210 Tiziano Sangiuliano Francavilla a mare CH Abruzzo Coordinatore cittadino di Francavilla al Mare e componente della direzione provinciale Federazione
di Chieti.
211 Paolo Santurri Roma RM Lazio Circolo SEL Testaccio
212 Tonino Scala Castellammare di Stabia NA Campania Circolo SEL Castellammare di Stabia Reponsabile enti locali Sel provincia di Napoli già consigliere
provinciale, consigliere regionale, capogruppo regione Campania e presidente commissione anticamorra
213 Loretta Scannavini Rieti RI Lazio Circolo SEL Rieti
214 Claudio Scazzocchio Torino TO Piemonte Circolo SEL Centro Crocetta Presidente commissione garanti provincia di Torino
215 Angelo Scotto Pavia PV Lombardia Circolo SEL Pavia
216 Giuliana Sgrena Roma RM Lazio
217 Luisa Simonutti Firenze FI Toscana Componente dell'Assemblea Nazionale
218 Daniel Spadacini Bienno BS Lombardia Circolo SEL Valle Camonica coordinatore circolo circolo di Valle Camonica
219 Corrado Spinelli Roseto degli Abruzzi TE Abruzzo Circolo SEL Roseto degli Abruzzi
220 Daniele Spinsanti Ancona AN Marche Circolo SEL Ancona
221 Paola Stacchietti Falconara Marittima AN Marche Circolo SEL Falconara Marittima
222 Carlo Stagnozzi Acqualagna PU Marche
223 Anna Suriani Vasto CH Abruzzo Circolo SEL Vasto Assessore alla cultura comune di Vasto
224 Davide Tazzi Brugherio MB Lombardia Circolo SEL Brugherio
225 Alfredo Toppi Roma RM Lazio Circolo SEL “Arvalia – Portunse” Consigliere Municipale di SEL
226 Vittorio Torre San Salvario TO Piemonte Circolo SEL San Salvario
227 Sergio Tosini Roma RM Lazio Circolo SEL Testaccio Invitato permanente Assemblea Nazionale
228 Giammaria Trasatti Isola del Gran Sasso TE Abruzzo Circolo SEL Isola del Gran Sasso Coordinatore del Circolo di Isola del Gran Sasso
229 Marco Tulli Roma RM Lazio
230 Antonella Urciuolo Monsummano Terme PT Toscana Circolo SEL Valdinievole Est
231 Taddia Valmi San Pietro in Casale BO Emilia Romagna Circolo SEL San Pietro in Casale
232 Vania Valoriani Firenze FI Toscana Sel Federazione di Firenze Membro dell'assemblea federale - coordinatrice forum immigrazione e diritti
233 Flavio Veneziale Roma RM Lazio Circolo SEL 25 aprile - Pietralata
234 "Maurizio Vergallo Bibbiano RE Emilia Romagna Circolo tematico Sapere/Saperi Presidente dell'assemblea federale di Reggio Emilia
Coordinatore del forum regionale ""Beni Comuni"" dell'Emilia Romagna
Presidente della commissione di garanzia regionale dell'emilia romagna"
235 Michele Verolo Macerata MC Marche Circolo SEL Macerata
236 Francesca Vigiano Roma RM Lazio Circolo SEL 25 aprile - Pietralata
237 Gino Vinci Fasano BR Puglia Circolo SEL Fasano Coordinatore Circolo SEL Fasano
238 Giuseppe Visco Chieti CH Abruzzo Circolo SEL Chieti Coordinatore cittadino, responsabile organizzazione federazione provincia di Chieti e Tesoriere
provinciale
239 Misha Vivarelli Pistoia PT Toscana Circolo SEL Pistoia Membro dell'Assemblea Federale di SEL Pistoia
240 Jacopo Zannini Trentino-Alto Adige Membro dell'assemblea provinciale del Trentino e candidato alle elezioni provinciali del 27 ottobre
241 Germano Zanzi Faenza RA Emilia Romagna Circolo SEL Faenza
Circoli
Circolo Sel Ragusa RG Sicilia
Circolo Sel Falconara Marittima e Montemarciano AN Marche
Circolo Sel Miriam Makeba Salerno SA Campania
Abbiamo bisogno di una discussione vera e trasparente per affrontare la nuova fase senza equivoci o ipocrisie.Ma è
necessario aprirci sin da ora, prima del congresso, per contribuire a costruire una sinistra più grande di noi, capace di
pensare il cambiamento e di cimentarsi con la sfida del governo.
La qualità del nostro congresso non dipende solo dalla nostra discussione ma da quanto sapremo costruire nei
movimenti, nelle lotte sindacali, nelle esperienze associative che producono nuova politica, nuovi saperi, nuova
socialità.
Per farlo dobbiamo cambiare pelle, liberare la nostra discussione, aprire i nostri spazi di partecipazione, liberarci dei
notabilati, vincere una cultura che “militarizza” il confronto politico e rimuove il disagio.
Non è più possibile tenere distinte le forme di partecipazione dalla qualità e credibilità della proposta politica. Dalla
capacità di SEL di affrontare questo nodo dipende la sua credibilità, la possibilità di svolgere un ruolo autonomo e al
tempo stesso unitario, di raccogliere domande e intelligenze, di interloquire con ciò che si muove nella società, di
sviluppare la sua capacità di elaborazione.
Non basta stigmatizzare l’antipolitica, per esorcizzarla, bisogna cambiare la politica, a cominciare da noi.
A cosa serve Sel
SEL deve lavorare alla costruzione di un processo di aggregazione e confronto che porti alla costruzione di una nuova
forza della sinistra, plurale, unitaria e innovativa. La manifestazione di piazza SS. Apostoli ce lo ha ricordato ma è
rimasta senza seguito anche per una nostra incertezza di prospettiva.Non la sommatoria di frammenti di ceto politico
teso all’autoconservazione, ma una nuova esperienza capace di aggregare risorse per produrre un’elaborazione inedita.
La missione costitutiva di SEL è uscire dall’asfittica alternativa tra la rinuncia alle proprie ragioni per accedere al governo
e la marginalità per rimanere fedeli a se stessi.
La costruzione di un’alleanza capace d’innovazione non è però, oggi, un dato scontato ma un obiettivo da conquistare.
È quindi fuorviante contrapporre il rilancio di una autonomia politica e culturale di sinistra alla costruzione di
una coalizione di governo: si tratta di due obiettivi oggi inscindibili.
La scelta non è dunque “rinchiudersi nel partitino” né tantomeno sciogliersi nell’indistinto “campo dei democratici”, ma
costruire una sinistra più larga di noi, capace di coniugare governo e trasformazione ponendola in relazione con le
domande della società.
Con l’iniziativa di Carlassare, Don Ciotti, Landini, Rodotà e Zagrebelsky e con l’appuntamento del 12 ottobre si apre un
nuovo cantiere che mette al centro la difesa della Costituzione. Si è aperto un percorso di cui SEL deve essere
protagonista e non mero interlocutore, contribuendo a orientarlo e a rafforzarlo.
È una sfida che non vale solo per l’Italia ma che riguarda l’Europa e non si esaurisce nella mera adesione a una o
all’altra famiglia: è necessario ricostruire una soggettività che promuovendo nuove forme di mobilitazione tra i cittadini
europei cambi le politiche e il ruolo dell’Europa.
Il movimento contro gli euromissili, così come i social forum e quello contro la guerra hanno mostrato la possibilità di
unificazione delle mobilitazioni europee.
L’alternativa a un’Europa fortezza che, ripiegata su se stessa, smonta il proprio sistema di diritti, è un’Europa capace di
prospettare un’idea dello sviluppo che declini in forme nuove il nesso tra economia, diritti e democrazia.
La crisi della coalizione “Italia bene comune”
SEL ha scommesso sulla costruzione della coalizione “Italia bene comune” e oggi è all’opposizione del governo Letta.
Oggi chi, come noi, ha investito su quella coalizione, deve interrogarsi sulla sua natura e sulle ragioni della sua rottura e
su quanto il modo in cui è stata costruita ne abbia pregiudicato la capacità di tenuta e la credibilità.
Alle primarie e al voto si è giunti con un’alleanza meramente elettorale ma è mancata una coalizione capace di
interpretare il desiderio di cambiamento, riaprire i canali tra società e politica.
Alle ambiguità nel PD si è sommata l’inadeguatezza di SEL a sviluppare un’iniziativa per un profilo innovativo della
coalizione e una sua più larga rappresentatività, che ha reso la nostra presenza nella coalizionemenoautorevole e
convincente.
Le primarie, che avrebbero dovuto allargare la partecipazione aprendo a proposte e culture politiche nuove, si sono in
buona parte ridotte (a livello nazionale e locale) a una conta tra correnti o alla ricerca del personaggiovincente.
La sconfitta sul voto presidenziale è figlia di questi limiti, che hanno fatto cadere la proposta di un governo di
cambiamento, lasciando spazio alle manovre interne al PD.Anche la reazione del popolo del centrosinistra a questa
vicenda ha però precocemente ceduto il passo di fronte all’incalzare delle ”urgenze politico-economiche” e alla
mancanza di una prospettiva. Il dibattito avviatosi in tante sedi è rimasto frammentato e orfano. La crisi della coalizione
non è frutto di un accidente in un quadro di ottima salute del centrosinistra nei territori, ma è l’esito di un conflitto politico
all’interno del PD che ha visto anche SEL come bersaglio (come con i 45 falsi voti per Rodotà per attribuire a SEL la
mancata elezione di Prodi). Questa rottura è figlia di una lettura della crisi e dei vincoli internazionali: porta con sé
un’egemonia moderata sul centrosinistra, il ritorno di una vocazione maggioritaria e autosufficiente del PD, una risposta
involutiva alla crisi dei partiti. L’opposizione al governo Letta non può limitarsi ai singoli atti ma deve contrastare l’ipotesi
strategica su cui è nato e che oggi si coniuga con le spinte alla modifica della Costituzione.
A partire dall’opposizione dobbiamo prefigurare una coalizione capace di uscire dal recinto dei partiti. In questa
prospettiva il rapporto con i candidati alla leadership del PD deve vedere una nostra autonomia e capacità di proposta. È
indubbio che SEL dovrà interloquire con chi sarà il leader PD e sollecitare una presa di posizione critica sul governo
delle larghe intese, ma tutto questo deve avvenire con una chiarezza sulle ispirazioni programmatiche, sulle culture
politiche e sui modelli di coalizione.
Il nostro ruolo non può ridursi a un “posizionamento” nella geografia delle correnti altrui, così come sarebbe un errore
scegliere un rapporto preferenziale con il candidato supposto vincitore solo in nome di una generica idea di novità. Non
basta battere Berlusconi ma è necessario superare il berlusconismo come cultura che ha pervaso anche la sinistra.
La cosa giusta
Con il voto sulla Presidenza della Repubblica e l’opposizione al governo PD-PDL frutto dell’egemonia “rigorista” di
Napolitano, SEL ha fatto la cosa giusta, recuperando così ascolto e attenzione, offrendo un riferimento al disagio in atto
dentro e fuori la coalizione di centrosinistra.
Anche alcune scelte parlamentari di SEL - mozione contro gli F35, difesa della legge 194, intergruppo per l’acqua
pubblica - hanno dimostrato come sia possibile una sinistra che non rinuncia né alla propria autonomia né a una
proposta unitaria, riconnettendo rappresentanza parlamentare e popolo della sinistra.
Ma SEL si è scoperta impreparata a questa nuova fase: non ha mostrato una capacità di iniziativa nel Paese in grado di
affiancare l’azione parlamentare e di delineare una prospettiva leggibile. L’opposizione parlamentare rischia così di
ridursi a un innocuo gioco delle parti: è invece necessario costruire fatti reali, essere presenti nei conflitti che si
producono nel Paese.
Dobbiamo metterci in relazione con la domanda sociale che chiede di rompere con la religione dei vincoli di bilancio che
ha pesato a sinistra e aprire un dialogo con l’istanza di cambiamento e con la critica alla degenerazione dei partiti che
hanno alimentato il Movimento 5 Stelle. Va ricostruito un rapporto con quella sinistra che non ha creduto a sufficienza
nella nostra proposta e che oggi cerca una risposta più convincente.
Una nuova relazione con la società non si costruisce come rapporto tra stati maggiori dei partiti e dei movimenti, non
può basarsi sulla cooptazione o sulla confusione di ruoli: SEL deve riconoscere la propria parzialità, rispettare
l’autonomia delle altre esperienze e contribuire al loro sviluppo.
Il nostro sforzo di tenere aperto un difficile dialogo tra centrosinistra, movimenti e realtà associative è credibile e
autorevole solo se la scelta della coalizione è forte di un progetto, di una pratica reale e non frutto di inerzia o strategie di
autoconservazione.
Senza un nesso con la politica e senza pratiche reali la scelta di costruire un congresso aperto può diventare la
copertura retorica di un malcostume diffuso anziché una scelta coerente. L’apertura al voto da parte dei non iscritti,
specie in un quadro in cui non si sono costruite relazioni con i movimenti e le realtà associative, esporrebbe la nostra
discussione e la scelta dei gruppi dirigenti alle pressioni di lobby e gruppi di potere, togliendo diritti e possibilità di
incidere a chi ha scelto di impegnarsi nella costruzione del nostro progetto. Un soggetto che marginalizza la
partecipazione dei propri iscritti ha poca credibilità nell’aprirsi alla società.
Il nostro dibattito congressuale deve valorizzare le energie che crescono nella società fino alla possibilità di eleggere nei
nostri organismi persone espressione dell’intellettualità, di esperienze di lotta, di pratiche politiche e sociali innovative
con cui abbiamo costruito relazioni reali.
Un’altra politica, non un altro partito
La distinzione caricaturale tra chi vorrebbe un soggetto politico aperto e chi un partito “strutturato” mostra dunque tutta la
sua infondatezza.
A Firenze abbiamo detto di non volere un ulteriore partito ma riaprire la partita. Ma questo obiettivo, che avrebbe
richiesto cura, progettualità, investimento, questo sforzo di ricerca, di innovazione e di cultura politica è stato messo da
parte dopo il congresso. Lo si è fatto sulla base di una scommessa che non si è verificate: l’ipotesi di un percorso a
breve verso primarie che avrebbero rimescolato lo scenario.
Ma la partita non si gioca, e tanto meno si riapre, a tavolino nel ristretto recinto del ceto politico.
Mancando questo investimento le derive spontanee, non contrastate, hanno alimentato un modo vecchio di essere
partito - l’ossessione per l’equilibrio tra componenti senza una discussione di merito, lo schiacciamento sulla
rappresentanza istituzionale e lo svuotamento dei percorsi partecipativi - compromettendo gravemente la nostra
capacità di discutere, accogliere le diversità e svolgere un ruolo attivo nella società. Non abbiamo quindi alcuna
nostalgia della burocrazia, della gerarchia e dell’autoconservazione dei vecchi partiti, anzi, va rilanciata la
sperimentazione mai attuata dopo Firenze, la capacità di misurarsi con nuovi linguaggi, nuovi luoghi del conflitto, nuove
domande di libertà e trasformazione. È necessario valorizzare il radicamento nei territori ma anche l’impegno tematico,
superando modelli organizzativi gerarchici. Oggi quella sfida torna di attualità per la funzione che SEL deve svolgere.
Un soggetto che non riesce a discutere liberamente, che non è capace di produrre esperienze partecipate di scambio e
riconoscimento reciproco non può produrre elaborazione innovativa e iniziativa nella società.
Per troppo tempo il gruppo dirigente allargato non si è assunto la responsabilità di costruire SEL come corpo vivo,
democratico e partecipato. Questa ambiguità produce come osserva Vendola, ilmalcostume di un “politicismo coniugato
alla poesia”.
Così siamo stati percepiti come omologati alla politica di palazzo e ai suoi vizi, nonostante le evocazioni
retoriche. interrogandosi sul proliferare di iniziative che traggono ragion d’essere da questo vuoto e dall’assenza di una
proposta che anche SEL avrebbe dovuto costruire. E l’incapacità di innovare ha impedito alla sinistra, variamente
collocata, di intercettare la domanda confusa di cambiamento che ha dato vita al più grande terremoto politico della
storia italiana.
Un’alternativa al politicismo e all’antipolitica
I partiti tradizionali sono stati sostituiti dai partiti preda dei gruppi di potere locali, i partiti televisivi, i partiti personali; sono
mancati i partiti come esperienze plurali, capaci di produrre elaborazioni condivise in relazione con quanto si muove
nella società. Le risposte alla degenerazione dei partiti sono oggi la semplificazione populista o la deriva tecnocratica. Si
tratta di un processo lungo e profondo che non nasce oggi e che procede su due piani tra loro intersecati: la crisi dall’alto
delle democrazie, strette tra il tabù dei vincoli “tecnici” dei mercati e il loro uso ideologico, e la crisi verso il basso come
incapacità dei partiti di ascoltare e trasformare la società.Non è una semplice crisi della rappresentanza, perché i partiti
non sono solo strumenti per tradurre gli orientamenti e gli interessi in rappresentanze parlamentari ma anche soggetti
che dovrebbero produrre analisi condivise, elaborare proposte programmatiche e strategiche, spostare orientamenti
diffusi nella società.
È una riflessione che va ben oltre SEL e che deve produrre un’alternativa al conflitto sterile tra politicismo e antipolitica.
L’assenza di dibattito nei partiti, la loro trasformazione in apparati di potere e la degenerazione del disagio nelle sue
forme rancorose e semplificate sono due facce della stessa medaglia e si alimentano reciprocamente.
Come osserva Nichi Vendola nelle sue conclusioni alla Presidenza, anche noi siamo parte di questa crisi. Il fastidio per
la critica o le differenze, le forme di liquidazione o di sospetto verso le posizioni critiche che troppo spesso emergono
nella nostra discussione sono indice della debolezza culturale di gruppi dirigenti incapaci di misurarsi con una pluralità di
punti di vista. Questo vuoto di cultura politica genera la degenerazione del conflitto in ostilità e inimicizia reciproca,
nell’invettiva dei militanti sul web verso parlamentari e dirigenti, nella liquidazione denigratoria dei gruppi dirigenti altrui.
Non è con il giudizio paternalista o moralista sulle forme in cui il disagio si esprime che si contrastano l’antipolitica e il
rancore sociale, ma con la capacità di costruire una politica “altra”.
Non si tratta di generiche petizioni di principio ma di questioni che emergono oggi prepotentemente mostrando la crisi di
un’idea della politica che si ammanta di nuovo ma resta vecchissima.
Va colto il carattere cruciale di questo nodo politico: la crisi dei partiti e della democrazia sono il terreno su cui avanzano
risposte sul piano politico e istituzionale che prefigurano una involuzione, populista o tecnocratica, della qualità della
nostra democrazia.
Al tempo stesso nessun nuovo processo a sinistra può avviarsi senza un cambiamento profondo delle culture politiche
dei linguaggi e delle forme della partecipazione.
Una riflessione di verità su di noi
Dobbiamo costruire una discussione libera e trasparente. La resistenza al cambiamento, l’incapacità di ascolto sono
frutto dell’attaccamento al potere, di una spinta all’autoconservazione del ceto politico locale e nazionale che avvelena
la politica.
Predisponiamo delle regole limpide, per decidere con procedure trasparenti le candidature di SEL a livello nazionale e
locale, l’incompatibilità tra incarichi amministrativi e candidature politiche, limiti di spesa certi per le campagne elettorali
dei candidati e obbligo di pubblicizzazione dei bilanci negli organismi locali, modelli organizzativi e costruzione degli
organismi locali che garantiscano l’autonomia di SEL dalla dimensione istituzionale.
Dobbiamo ridurre i vincoli culturali che impoveriscono la nostra vita democratica, cambiare i tempi tradizionali della
politica che producono un monopolio maschile sia nelle cariche elettive sia nei ruoli di responsabilità nei partiti,
valorizzare una presenza non decorativa dei giovani, superare pratiche che premiano il conformismo a scapito della
ricerca libera, del confronto come condizione essenziale per una comunità plurale, aperta, inclusiva e solidale.
Chi ha avuto in questi anni un ruolo di direzione deve fare una riflessione autocritica sulle pratiche prodotte e quelle
colpevolmente avallate. È vero che molte persone hanno abbandonato SEL perché espulse da pratiche di potere. Ma
questa osservazione è utile se non resta nella genericità, se è in grado di indicare quali degenerazioni si siano prodotte,
se siano state avallate o contrastate. Noi, avendo posto ognuno per proprio conto nel proprio territorio questo problema
per tempo, sentiamo l’autorevolezza per chiedere una svolta vera nel nostro modo di essere.
Una politica che si emancipi dalla seduzione del potere
Perché la riflessione sulle nostre difficoltà diventi proficua deve assumere la crisi di una politica ridotta a gestione del
potere, superare modelli gerarchici e identitari nel vivere i conflitti, nel pensare la democrazia, la rappresentanza, la
partecipazione.
In questi anni il femminismo, il mondo ambientalista, le associazioni per i diritti civili, il pacifismo, il movimento sindacale,
le realtà di autogestione, il mondo dell’intellettualità hanno prodotto esperienze, pensiero, proposte, strumenti di analisi
da ascoltare e leggere criticamente. Anche movimenti e associazioni si sono mostrati a loro volta viziati da limiti di
linguaggio e capacità di stare insieme oltre la logica della gerarchia, dell’appartenenza e del potere.
È necessario produrre una critica dello statuto della politica stessa, del suo fondarsi sulla separatezza tra pubblico e
privato, sulla gestione del conflitto in base alla logica amico-nemico, su modelli di appartenenza basati su gerarchia,
delega, rimozione delle differenze, su una concezione separata e sacrificale della militanza, su un’idea del potere
maschile che ormai non corrisponde più nemmeno alla vita degli uomini e al loro desiderio di libertà.
La crisi della politica è anche crisi di una cultura patriarcale del potere, di rifiuto delle differenze.
Facciamo troppo spesso appello retorico alla valorizzazione delle differenze senza una reale capacità di ascolto. Ridurre
la valorizzazione delle differenze a retorica porta o alla sua rimozione nella pratica quotidiana o a confonderla con la
rimozione dello scontro di interessi e visioni della società, fino a giustificare strumentalmente l’accordo con le destre per
il “bene del Paese”.
La politica delle donne ci ha mostrato un’idea non distruttiva ma creativa del conflitto, in cui l’esito non è far
fuori dialetticamente o fisicamente l’altro, e la cui assunzione non chiede quindi di annacquare i conflitti e rendere
opache le differenti opzioni.
Alla logica della fedeltà allo schieramento, alla gestione proprietaria dei partiti, preferiamo il confronto, l’ascolto della
critica e la valorizzazione dell’autonomia e della ricerca libera.
Vogliamo ripensare la politica come pratica di libertà e autonomia, come relazione, come trasformazione e ricerca, non
come mero esercizio di potere.
Barbara Auleta, Stefano Ciccone, Enzo Mastrobuoni e Carolina Zincone
per adesioni, contatti, contributi potete scrivere ad: apritisel@gmail.com
n° Adesioni al 21 settembre:
1 Barbara Auleta Roma RM Lazio Circolo SEL Val Chisone
2 Stefano Ciccone Roma RM Lazio Circolo Universitario Componente dell'Assemblea Regionale del Lazio e del Comitato Scientifico Nazionale
3 Enzo Mastrobuoni Roma RM Lazio Circolo SEL II Municipio
4 Carolina Zincone Roma RM Lazio Circolo SEL Garbatella
5 Cinzia Abramo Foligno/Perugia PG Umbria
6 Fabio Accalai Cagliari CA Sardegna Circolo SEL Sergio Atzeni
7 Maria Pia Accordino Messina ME Sicilia Circolo SEL Messina
8 Silvia Acquistapace Roma RM Lazio Circolo SEL Trionfale
9 Valfrido Adorante San Salvo CH Abruzzo Circolo SEL San Salvo Componente del Collegio dei garanti della assemblea regionale Abruzzo
10 Paola Agnella Modica Roma RM Lazio Circolo SEL Testaccio
11 Bruno Natale Altomonte Reggio Calabria RC Calabria Circolo SEL De Angelis
12 Valeria Angelini Roma RM Lazio Circolo SEL Basilica San Paolo
13 Mauro Anselmo Senigallia AN Marche Circolo SEL Senigallia
14 Calogero Anzallo Trieste TS Friuli Venezia Giulia Federazione Trieste
15 Carla Apicella Senigallia AN Marche
16 Isidoro Bacchiocchi Senigallia AN Marche Circolo SEL Senigallia
17 Roberto Balducci Falconara Marittima AN Marche Circolo SEL Falconara Marittima
18 Fabrizio Barsotti Ancona AN Marche Circolo SEL Ancona
19 Enrico Bartolini Firenze FI Toscana Circolo SEL Quartiere 5 Firenze
20 Manuela Bartolucci Senigallia AN Marche Circolo SEL Senigallia Membro Assemblea regionale Marche
21 Franco Bernardi Desenzano del Garda BS Lombardia Circolo SEL Basso Garda
22 Massimo Binci Falconara Marittima AN Marche Circolo SEL Falconara Marittima Consigliere Regione Marche
23 Andrea Binetti Pisa PI Toscana Circolo SEL Pisa città
24 Monica Biondi Firenze FI Toscana Circolo SEL Q1 Firenze Coordinatrice del Circolo Q1 di Firenze
25 Sandra Borsi Pistoia PT Toscana Circolo SEL Pistoia Componente del coordinamento provinciale e del coordinamento regionale
26 Federico Boscaro Padova PD Veneto Circolo SEL Padova
27 Alberto Bozzi Pisa PI Toscana Circolo SEL Pisa Componente del coordinamento regionale Toscana
28 Chiara Bozzoli Viareggio LU Toscana Circolo SEL Libertà è Partecipazione Consigliera comunale comune di Viareggio
29 Fabio Bracciantini Scandicci FI Toscana Circolo SEL Scandicci-Signa
30 Roberto Braibanti Pollena Trocchia NA Campania Circolo SEL Pollena Trocchia
31 Alessandro Brambilla Pisoni Milano MI Lombardia Circolo SEL Milano Zona 6
32 Barbara Bravi Falconara Marittima AN Marche Circolo SEL Falconara Marittima
33 Riccardo Brunelli Falconara Marittima AN Marche Circolo SEL Falconara Marittima
34 Igor Bulgarini Desenzano del Garda BS Lombardia Circolo SEL Basso Garda
35 Giuliana Buzzone Caltagirone CT Sicilia Casa della Sinistra Caltagirone
36 Antonio Cadeddu Roma RM Lazio Circolo SEL Testaccio
37 Tonino Cafeo Messina ME Sicilia Circolo SEL Matteo Cucinotta già componente Assemblea Provinciale Federazione di Messina
38 Domenico Caiati Fermo FN Marche Circolo SEL Fermo
39 Lucilla Calabrìa Francavilla al Mare CH Abruzzo Circolo SEL Francavilla al Mare Componente dell'assemblea provinciale Chieti, vice-segretaria del
circolo di Francavilla al Mare
40 Sandro Calmanti Roma RM Lazio Circolo SEL II Municipio Tesoriere
41 Alberto Calza
42 Giuliana Campanaro Roma RM Lazio Circolo SEL Testaccio
43 Donatella Campanella Ancona AN Marche Circolo SEL Ancona
44 Alessandro Campioni Roma RM Lazio Circolo SEL II Municipio
45 Fausto Canù Scafa PE Abruzzo Circolo SEL Scafa
46 Marino Martino Canzonieri Iglesias CI Sardegna Circolo SEL Iglesias Membro assemblea Prov.le Carbonia Iglesias e Reg.le sarda
47 Tommaso Capecchi Certaldo FI Toscana Circolo SEL Certaldo
48 Luca Capone Roma RM Lazio Circolo SEL Testaccio
49 Luigi Cappelletti Budrio BO Emilia Romagna Circolo SEL Terre di Pianura Budrio Bologna
50 Luigi Cappelletti Bologna BO Emilia Romagna Circolo SEL Terre di Pianura
51 Lalla Cappelli Roma RM Lazio
52 Francesco Capponi Roma RM Lazio Circolo SEL borgo-trionfale-prati-delle vittorie
53 Antonio Carnevale Lucca LU Toscana Circolo SEL Lucca
54 Simone Carotti Falconara Marittima AN Marche Circolo SEL Falconara Marittima
55 Anna Maria Casadei Ancona AN Marche
56 Attilio Casagrande Senigallia AN Marche Circolo SEL di Senigallia
57 Antonio Casalini
58 Paolo Casalini Budrio BO Emilia Romagna Circolo SEL Terre di Pianura
59 Gabriella Casalini Roma RM Lazio Circolo SEL Testaccio Responsabile organizzazione circolo sel testaccio
60 Elisabetta Catalanotto Pisa PI Toscana Circolo SEL Pisa
61 Francesco Cavalca Pisa PI Toscana Circolo SEL Pisa
62 Roberto Cavallini San casciano Val di pesa FI Toscana Circolo SEL San casciano Val di pesa
63 Claudia Cavazzoni Milano MI Lombardia Circolo SEL Milano Zona 6
64 Cristina Cavicchioli Torino TO Piemonte Federazione di Torino
65 Giancarlo Centanni Ancona AN Marche Circolo SEL Ancona
66 Mirella Cerasa Jesi AN Marche Circolo SEL Jesi
67 Matteo Cereda Veduggio MB Lombardia Circolo SEL Alta Brianza
68 Franco Chiodi Domodossola NO Piemonte Circolo SEL Domodossola
69 Angela Ciaccafava Montemarciano AN Marche Circolo SEL Senigallia Componente della Federazione provinciale di Ancona
70 Catia Ciafardini San Salvo CH Abruzzo Circolo SEL San Salvo
71 Giuliano Ciampolini Pistoia PT Toscana Circolo SEL Agliana
72 Susanna Cimarelli Falconara Marittima AN Marche Circolo SEL Falconara Marittima
73 Umberto Cinalli Viterbo VT Lazio Circolo SEL Viterbo Coordinatore del circolo comunale di Viterbo
74 Mauro Cioffari Roma RM Lazio Circolo SEL Testaccio Capogruppo Sel Municipio I Roma Centro Storico
75 Filippo Ciorra Savona SV Liguria Circolo SEL Val Bormida
76 "Laura Cirella Reggio Calabria RC Calabria Circolo SEL Reggio Calabria Componente Assemblea Provinciale Federazione SEL Reggio Calabria
Componente Assemblea Regionale SEL Calabria"
77 Mario Cocco Roma RM Lazio Circolo SEL Trastevere
78 Luigi Colagreco Chieti CH Abruzzo Circolo SEL Chieti
79 Dalia Collevecchio Roseto degli Abruzzi TE Abruzzo Circolo SEL Roseto degli Abruzzi Coordinatrice cittadina Roseto degli Abruzzi
80 Antonino Comi Torino TO Piemonte Circolo SEL Torino Cinque Membro del gruppo di lavoro "Coordinamento Giovani SEL Torino"
81 Miria Compagnucci Bastia Umbra PG Umbria Circolo SEL "S. Pertini"
82 Donatella Conte Vasto CH Abruzzo Circolo SEL Vasto
83 Alberto Corino Chivasso TO Piemonte Circolo SEL Chivasso
84 Pierpaolo Corradini Pisa PI Toscana Circolo SEL Pisa
85 Ilaria Corti Roma RM Lazio Circolo SEL 25 Aprile - Pietralata
86 Simon Carlo Cossutta Roma RM Lazio Circolo SEL Esquilino
87 Mamy Costa Messina ME Sicilia Circolo SEL Pancrazio De Pasquale Componente assemblea provinciale di Messina e componente assemblea regionale
Sicilia
88 Andrea Costa Roma RM Lazio resp. enti locali coord. regionale Lazio
89 Ezio Crisci San Salvo CH Abruzzo Circolo SEL San Salvo Componente direttivo del Circolo di San Salvo
90 Stefano Crispiani Ancona AN Marche Circolo SEL Ancona Consigliere Comunale Ancona
91 Gianni Antonio Crocetti Falconara Marittima AN Marche Circolo SEL Falconara Marittima Coordinatore Circolo SEL Falconara Marittima
92 Francesco Cucchi Senigallia AN Marche Circolo SEL Senigallia
93 Beatrice Da Vela Londra UK Circolo SEL "Radio Londra"
94 Marisa D'Alfonso San Salvo CH Abruzzo Circolo SEL San Salvo Collegio dei garanti della federazione provinciale di Sel Chieti- e componente del
direttivo del circolo di Sel San Salvo (Ch)
95 Stefano Dall'Agata Treviso TV Veneto Circolo SEL Treviso
96 Alessandro D'Ambrosi Roma RM Lazio Circolo SEL Testaccio
97 Elvira D'Amico Messina ME Sicilia Circolo SEL Matteo Cucinotta
98 Luisa De Filippi Domodossola VB Piemonte Circolo SEL Domodossola
99 Nello De Luca Salerno SA Campania Circolo SEL Miriam Makeba
100 Luana Del Brocco Compagnone Ceccano FR Lazio Circolo SEL Ceccano
101 Cosimo Del faro Fermo FN Marche Circolo SEL Fermo
102 Natascia Dell'Osa San Salvo CH Abruzzo Circolo SEL San Salvo Componente direttivo del circolo Sel di San Salvo (Ch)
103 Rocco Dell'Osa San Salvo CH Abruzzo Circolo SEL San Salvo
104 Emilio D'Emilio Roseto degli Abruzzi TE Abruzzo Circolo SEL Roseto degli Abruzzi
105 Gianluca Di Agresti Capua CE Campania Circolo SEL Capua
106 Emilio Di Cola San Salvo CH Abruzzo Circolo SEL San Salvo
107 Agostino Domenegoni Sirmione BS Lombardia Circolo SEL Basso Garda
108 Daniele Dubbini Ancona AN Marche Circolo SEL Ancona
109 Fabio Esposito Modena MO Emilia Romagna Circolo SEL Modena città
110 Maurizio Fabiani Castel Volturno CE Campania Circolo SEL Castel Volturno
111 Anna Fava Reggio Emilia RE gariboldi Circolo SEL Val d’Enza bassa
112 Giulio Ferrara Vetralla VT Lazio Circolo SEL “Renzo Gasperini”
113 Nicola Ferraro Montelupo Fiorentino FI Toscana Circolo SEL Empolese Valdelsa Coordinatore Circolo Empolese Valdelsa
114 Graziano Fiordelmondo Falconara Marittima AN Marche Circolo SEL Falconara Marittima
115 Matteo Fiorini Modena MO Emilia Romagna Circolo SEL Modena Città
116 Anna Fiorini Viterbo VT Lazio Circolo SEL Viterbo
117 Eleonora Fornasari Roma RM Lazio Circolo SEL Testaccio
118 Germana Foscheri Desenzano del Garda BS Lombardia Circolo SEL Basso Garda
119 Stefano Fumarola
120 Pino Galanto Monopoli BA Puglia Circolo SEL Monopoli Coordinatore del circolo di Monopoli
121 Sauro Gambella Falconara Marittima AN Marche Circolo SEL Falconara Marittima
122 Lido Giampaoli Pisa PI Toscana Componente dell'Assemblea Provinciale di Pisa
123 Gianglauco Gioia Jesi AN Marche Circolo SEL Jesi
124 "Stefania Giommi Vetralla VT Lazio Circolo SEL
Renzo Gasperini "
125 Francesco Gismondi Desenzano del Garda BS Lombardia Circolo SEL Basso Garda
126 Marco Grispigni Bruxelles Belgio Circolo SEL Belgio
127 Andrea Grottadaurea Caltanissetta CL Sicilia Circolo SEL Caltanissetta
128 Marta Ingegneri Vetralla VT Lazio Circolo SEL “Renzo Gasperini”
129 Ornella Intrieri Roma RM Lazio Circolo SEL II Municipio
130 Gianpaolo Lambiase Salerno SA Campania Circolo SEL MIRIAM MAKEBA
131 Marco Lanzetta Bastia Umbra PG Umbria Circolo SEL "Sandro Pertini"
132 Graziano Lazzari Bastia Umbra PG Umbria Circolo SEL Bastia
133 Daniele Leardini Rimini RN Emilia Romagna Circolo SEL Rimini
134 Luca Lecardane Bagheria PA Sicilia Circolo SEL BAGHERIA
135 Rita Lo Iacono Bra CN Piemonte Circolo SEL Bra
136 Daniele Lonidetti
137 Fulvio Simone lori Parma PR Emilia Romagna Circolo SEL Parma citta
138 Maria Lucarello Bastia PG Umbria Circolo SEL Sandro Pertini
139 Angela Maccarone Ancona AN Marche Circolo SEL Ancona
140 Francesco Mancini Senigallia AN Marche Circolo SEL Senigallia Coordinatore Circolo SEL Senigallia
141 Michele Marchese Chieti CH Abruzzo Circolo SEL San Salvo Responsabile Comunicazione della Federazione di Chieti e componente della segreteria
cittadina di San Salvo
142 Danilo Loris Marco Torino TO Piemonte Circolo SEL Torino Ovest
143 Mario Maroni Fermo FM Marche Circolo SEL "il pane e le rose"
144 Enrico Martini Fermo FN Marche Circolo SEL "Il pane e le rose" Tesoriere- Resp prov. Tesseramento
145 Antonino Martino Torino TO Piemonte Vice presidente esecutivo nazionale sinistra 21 Tilt
146 Sofia Martino Messina ME Sicilia Circolo SEL Circolo Matteo Cucinotta coordinatrice del circolo "M. Cucinotta"; delegata all'assemblea provinciale
147 Adelaide Martino Cantafio Messina ME Sicilia Circolo SEL Matteo Cucinotta
148 Pietro Marziani Caltagirone CT Sicilia Circolo SEL Caltagirone
149 Gabriella Masala Iglesias CI Sardegna Circolo SEL "XI Maggio"
150 Francesco Mastrolembo Gliaca di Piraino ME Sicilia Circolo SEL Pier Paolo Pasolini Componente Coordinamento ed assemblea provinciale di Messina
151 Enrico Matacena Vignola Modena MO Emilia Romagna Circolo SEL Terre dei Castelli Federazione di Modena
152 Tonino Matteacci Cantiano PU Marche Circolo SEL Catria Nerone Coordinamento regionale marche
153 Ornella Medda Sacile PN Friuli Venezia Giulia
154 Aurelio Mezzasalma Ragusa RG Sicilia Circolo SEL Ragusa Coordinatore Cittadino Ragusa
155 Carlo Miccinilli Priverno LT Lazio Circolo SEL Priverno
156 Marco Missere Erchie BR Puglia Circolo SEL Erchie
157 Fabio Monti Val Vibrata TE Abruzzo Circolo SEL Val Vibrata
158 Emanuele Montori Ferrara FE Emilia Romagna Circolo SEL Don Chisciotte
159 Giovanna Morelli Roma RM Lazio Circolo SEL Testaccio
160 Massimo Moretti Roseto degli Abruzzi TE Abruzzo Circolo SEL Roseto degli Abruzzi
161 Jacopo Naidi Mogliano Veneto TV Veneto Circolo SEL Mogliano Veneto
162 Antonio Nannipieri Lucca LU Toscana Circolo SEL Lucca Coordinatore federazione provinciale di Lucca
163 Giacomo Nilandi Mogliano Veneto TV Veneto Circolo SEL Mogliano Veneto Membro dell'assemblea Provinciale di Treviso
164 Erio Nobili Falconara Marittima AN Marche Circolo SEL Falconara Marittima
165 Walter Nocito
166 Paolo Oddi Milano MI Lombardia Circolo SEL Zona 1
167 Paola Oliva Roma RM Lazio Circolo SEL Cinecittà
168 Angelo Orientale Salerno SA Campania Circolo SEL MIRIAM MAKEBA
169 Stefano Paffarini Bastia PG Umbria Circolo SEL Sandro Pertini Coordinatore Circolo "S.Pertini"
170 Maurizio Paffetti Roma RM Lazio Circolo SEL Testaccio
171 Jacopo Simone Palese San Salvo CH Abruzzo Circolo SEL San Salvo
172 Fabrizio Palombi Roma RM Lazio
173 Alessandro Panieri Roma RM Lazio Circolo SEL Testaccio
174 Claudio Paolinelli Falconara Marittima AN Marche Circolo SEL Falconara Marittima Componente assemblea provinciale Ancona, componente assemblea
regionale Marche
175 Giovanni Papini Ancona AN Marche Circolo SEL Ancona
176 Giorgio Parisi Roma RM Lazio Circolo Universitario Assemblea Nazionale e comitato scientifico
177 Carlo Parrinello Augusta SR Sicilia Circolo SEL Augusta
178 Ennio Pattarin Ancona AN Marche Circolo SEL Ancona
179 Alberto Pellicci Porcari LU Toscana Circolo SEL Piana di Lucca Coordinatore Circolo SEL Piana di Lucca
180 Paolo Pezzati Arezzo AR Toscana Componente dell' Assemblea e del Coordinamento Federale di Arezzo
181 Gianluca Pieroni Ancona AN Marche Circolo SEL Ancona
182 Maria Antonietta Piras Iglesias CI Sardegna Circolo SEL Iglesias XI maggio
183 Bruna Pirola Roma RM Lazio Circolo SEL 25 aprile - Pietralata
184 Silvana Pisa Roma RM Lazio Circolo SEL Testaccio
185 Valerio Pisaniello Bologna BO Emilia Romagna Circolo SEL Marcella DiFolco
186 Giuseppe Polinori Ancona AN Marche Circolo SEL Ancona
187 Pippo Pollara Vittoria RG Sicilia Circolo SEL Vittoria
188 Giuseppe Postacchini Ancona AN Marche Circolo SEL Ancona
189 Giandomenico Potestio
190 Mauro Presciutti Vetralla VT Lazio Circolo SEL “Renzo Gasperini” Coordinatore del circolo
191 Michele Presutti
192 Matteo Pucciani Pisa PI Toscana Circolo SEL Lungomonte Pisano
193 Vittorio Racinelli Roseto degli Abruzzi TE Abruzzo Circolo SEL Roseto degli Abruzzi
194 Michela Rea Milano MI Lombardia Circolo SEL zona 3 milano
195 Valentina Recchia Fermo FN Marche Circolo SEL "Il pane e le rose"
196 Giuseppe Reitano Roma RM Lazio Circolo SEL Cassia - Tomba di Nerone Coordinatore . Circolo Cassia - Tomba di Nerone
197 Silvana Renzi Roma RM Lazio Circolo SEL Testaccio
198 Giorgio Righetti Verona VR Veneto Circolo SEL Verona
199 Luciano Risa Roma RM Lazio Circolo SEL Val Chisone
200 "Mario Risaliti Fucecchio FI Toscana Circolo SEL Fucecchio Responsabile lavoro e politiche sociali presso
il circolo SEL Fucecchio"
201 Pasquale Rosania Barcellona Pozzo di Gotto ME Sicilia Circolo SEL "Enrico Berlinguer"
202 Massimo Rossi Roma RM Lazio Circolo SEL Testaccio
203 Andrea Rossi Lucca LU Toscana Circolo SEL Lucca
204 Daniele Rossini Fermo FE Marche Circolo SEL Fermo
205 Francesco Rubini Ancona AN Marche Consigliere comunale SeL Ancona
206 Carla Maria Ruffini Reggio Emilia RE Emilia Romagna Circolo SEL Reggio Emilia Assemblea Nazionale SEL
207 Giuseppina Sacco desenzano del garda Lombardia Circolo SEL Basso Garda
208 Livia Salvatori Roma RM Lazio Circolo SEL Circolo Testaccio
209 Mattia Sangiuliano Falconara Marittima AN Marche Circolo SEL Falconara Marittima
210 Tiziano Sangiuliano Francavilla a mare CH Abruzzo Coordinatore cittadino di Francavilla al Mare e componente della direzione provinciale Federazione
di Chieti.
211 Paolo Santurri Roma RM Lazio Circolo SEL Testaccio
212 Tonino Scala Castellammare di Stabia NA Campania Circolo SEL Castellammare di Stabia Reponsabile enti locali Sel provincia di Napoli già consigliere
provinciale, consigliere regionale, capogruppo regione Campania e presidente commissione anticamorra
213 Loretta Scannavini Rieti RI Lazio Circolo SEL Rieti
214 Claudio Scazzocchio Torino TO Piemonte Circolo SEL Centro Crocetta Presidente commissione garanti provincia di Torino
215 Angelo Scotto Pavia PV Lombardia Circolo SEL Pavia
216 Giuliana Sgrena Roma RM Lazio
217 Luisa Simonutti Firenze FI Toscana Componente dell'Assemblea Nazionale
218 Daniel Spadacini Bienno BS Lombardia Circolo SEL Valle Camonica coordinatore circolo circolo di Valle Camonica
219 Corrado Spinelli Roseto degli Abruzzi TE Abruzzo Circolo SEL Roseto degli Abruzzi
220 Daniele Spinsanti Ancona AN Marche Circolo SEL Ancona
221 Paola Stacchietti Falconara Marittima AN Marche Circolo SEL Falconara Marittima
222 Carlo Stagnozzi Acqualagna PU Marche
223 Anna Suriani Vasto CH Abruzzo Circolo SEL Vasto Assessore alla cultura comune di Vasto
224 Davide Tazzi Brugherio MB Lombardia Circolo SEL Brugherio
225 Alfredo Toppi Roma RM Lazio Circolo SEL “Arvalia – Portunse” Consigliere Municipale di SEL
226 Vittorio Torre San Salvario TO Piemonte Circolo SEL San Salvario
227 Sergio Tosini Roma RM Lazio Circolo SEL Testaccio Invitato permanente Assemblea Nazionale
228 Giammaria Trasatti Isola del Gran Sasso TE Abruzzo Circolo SEL Isola del Gran Sasso Coordinatore del Circolo di Isola del Gran Sasso
229 Marco Tulli Roma RM Lazio
230 Antonella Urciuolo Monsummano Terme PT Toscana Circolo SEL Valdinievole Est
231 Taddia Valmi San Pietro in Casale BO Emilia Romagna Circolo SEL San Pietro in Casale
232 Vania Valoriani Firenze FI Toscana Sel Federazione di Firenze Membro dell'assemblea federale - coordinatrice forum immigrazione e diritti
233 Flavio Veneziale Roma RM Lazio Circolo SEL 25 aprile - Pietralata
234 "Maurizio Vergallo Bibbiano RE Emilia Romagna Circolo tematico Sapere/Saperi Presidente dell'assemblea federale di Reggio Emilia
Coordinatore del forum regionale ""Beni Comuni"" dell'Emilia Romagna
Presidente della commissione di garanzia regionale dell'emilia romagna"
235 Michele Verolo Macerata MC Marche Circolo SEL Macerata
236 Francesca Vigiano Roma RM Lazio Circolo SEL 25 aprile - Pietralata
237 Gino Vinci Fasano BR Puglia Circolo SEL Fasano Coordinatore Circolo SEL Fasano
238 Giuseppe Visco Chieti CH Abruzzo Circolo SEL Chieti Coordinatore cittadino, responsabile organizzazione federazione provincia di Chieti e Tesoriere
provinciale
239 Misha Vivarelli Pistoia PT Toscana Circolo SEL Pistoia Membro dell'Assemblea Federale di SEL Pistoia
240 Jacopo Zannini Trentino-Alto Adige Membro dell'assemblea provinciale del Trentino e candidato alle elezioni provinciali del 27 ottobre
241 Germano Zanzi Faenza RA Emilia Romagna Circolo SEL Faenza
Circoli
Circolo Sel Ragusa RG Sicilia
Circolo Sel Falconara Marittima e Montemarciano AN Marche
Circolo Sel Miriam Makeba Salerno SA Campania
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