Ordine del giorno N°4
Proponenti : Rosario Salemi - Lia Puzzo - Faust ScifoCongresso provinciale SEL Siracusa 1 Aprile 2012
Ordine del giorno n°3
Come si sa la politica ha i suoi costi e noi di SEL lo sappiamo meglio di altri perché avendo pochi rappresentanti istituzionali non abbiamo modo di autofinanziarci se non con la sottoscrizione .
Appunto per questo bisogna regolamentare , finalmente , ai sensi dell’articolo 3 del Regolamento Amministrativo di SEL Sicilia e del punto 4 del Regolamento nazionale , le quote mensili che ogni eletto nei consigli comunali e provinciali dovrà versare alle istanze provinciali del partito .
Pertanto si propone di fissare tale quota, per i consiglieri provinciali e del comune capoluogo , nella misura del 25% e , per i consiglieri di tutti gli altri comuni , nella misura del 15% del netto dell’indennità di carica e di ogni altro emolumento, indennità o rimborso, seppure forfetario, percepiti in forza del loro mandato, mensilmente e comunque entro cinque giorni dal ricevuto pagamento .
I proponenti : Scifo Faust – Puzzo Rosalia – Salemi Rosario
Congresso provinciale SEL Siracusa 1 Aprile 2012
Ordine del giorno n°2
La quota tessera viene attualmente versata direttamente alla struttura nazionale di SEL che si trattiene 5,5 euro a tessera e gira il resto alle strutture regionali che a caduta le girano alle federazioni provinciali e queste ai circoli .
Si propone che la Federazione ritorni ai circoli il 50% della quota versata da ciascun dei propri iscritti non oltre 15 giorni dall’avvenuta ricezione della somma dalle strutture superiori del partito .
I proponenti : Scifo Faust – Puzzo Lia – Salemi Rosario
Congresso provinciale SEL Siracusa 1 Aprile 2012
Ordine del giorno n°1
Visti gli articoli 1 e 2 del Regolamento amministrativo vigente di SEL Sicilia si impegna il tesoriere provinciale a proporre per l’approvazione all’assemblea provinciale , secondo i dettami dei due succitati articolo 1 e 2 , rispettivamente il bilancio consuntivo dell’anno precedente entro Aprile 2012 e quello preventivo dell’anno corrente entro Maggio 2012 .
I proponenti : Scifo Faust – Puzzo Lia – Salemi Rosario
DOCUMENTO POLITICO PER IL 2° CONGRESSO PROVINCIALE DI SEL ( 1 Aprile 2012 )
"Se non credi più a nessuno niente crede neanche in te" (V. Capossela)
Sinistra Ecologia Libertà è una forza politica giovane, inedita nel suo nascere, nel suo far politica, nella sua struttura.
Nuova nelle forme moderne di comunicazione, nel suo essere, ostinatamente essere, forza propulsiva di unione e mai di rottura, forza promotrice di un nuovo centro-sinistra. Centro- sinistra nuovo nelle forme e nei contenuti, nelle idee e la loro attuazione.
Sinistra Ecologia Libertà nasce dall'unione di esperienze politiche diverse e proprio dalla sintesi di tali esperienze il nostro partito cerca di radicarsi nei territori con una politica tutta sua, originale nei metodi e nelle idee.
Noi crediamo fermamente che Sinistra Ecologia Libertà sia un "partito aperto", luogo di tutti e per tutti in cui ognuno può e deve contribuire con il proprio contributo alla crescita del partito, all'elaborazione della sua politica. Solo così possiamo essere forti e diventare decisivi nella politica nazionale e locale.
Essere un partito aperto significa non essere schiavi di logiche di esclusività, di ipotetiche superiorità morali ed etiche,di raffazzonate pretese di superbi idealismi.
Sinistra Ecologia Libertà è altro.
Nell'inclusività Sinistra Ecologia Libertà trova la sua ragion d'essere, il pluralismo, l'attitudine all'ascolto, il voler governare questo paese e ogni sua città rende il partito un'alternativa di valori, di idee e non ideologica, un'alternativa al vecchio modo di intendere la politica.
Noi siamo diversi perché ognuno di noi è diverso.
E di tale diversità facciamo la nostra bandiera.
Non ci interessa arroccarci in splendidi “Aventino” ideologici o chiuderci in magnifiche opposizioni insensate. Ci interessa governare con chi è politicamente vicino a noi, creando le basi per il centro-sinistra del futuro, estromettendo tutti coloro i quali hanno massacrato la Sicilia e le sue provincie negli ultimi vent’anni.
Ci interessa convincere che noi siamo altro, perché quando saremo chiamati a prendere decisioni amministrative importanti sapremo fare scelte diverse che siano per tutti.
Per fare tutto ciò occorre l'esperienza di tutti, sapendo che chiunque entri in Sinistra Ecologia Libertà abbraccia un progetto, un'idea diversa di partito e di politica, sapendo che tutti i nostri iscritti sono considerati risorse. Ogni nostro singolo iscritto è un patrimonio per il partito.
Anche in questa provincia Sinistra Ecologia Libertà è tutto questo.
Abbiamo le idee chiarissime sulle cose da fare e su cosa debba e possa diventare la provincia di Siracusa. Lavoro, Giovani, Ambiente, Turismo, Sanità, Agricoltura, Trasparenza amministrativa e Democrazia partecipata, Accoglienza e Integrazione razziale!
SANITÀ
Per Sinistra Ecologia Libertà la sanità deve essere pubblica e accessibile a tutti. In Italia, il governo Monti, ma soprattutto in Sicilia il governo Lombardo, ha fatto una scelta decisamente a favore della sanità privata. Intendiamoci non abbiamo nulla di ideologicamente contrario anzi siamo i primi a riconoscere l’eccellenza di certi centri privati, ma il privato ricerca soprattutto il lucro e ciò a volte anche a scapito della salute del cittadino .
Il motivo portato a difesa di questa scellerata scelta è quello della spesa fuori controllo. Ma questo non è vero!
Infatti, secondo il rapporto ISTAT, l’Italia spende per abitante circa 2.443 dollari, meno di Inghilterra 2935, Germania e Francia che ne spendono 3000 .
È la nona spesa sanitaria pro capite dell’UE essendo la quarta potenza economica .
La Sicilia nel 2008 ha speso 1712 euro per abitante di cui il 36,8% per convenzioni, la media nazionale è di 1800 euro.
Essa si pone al terzultimo posto tra le regioni, perdendo cinque posti rispetto al 2004.
L’Italia offre 3,6 pl per 1000 ab. e si pone al di sotto della soglia UE del 5,6. La spesa sanitaria pubblica complessiva dell’Italia ammonta nel 2010 a circa 115 miliardi di euro, pari al 7,4 per cento del Pil, e supera i 1.900 euro annui per abitante. Essa è molto inferiore rispetto a quella di altri importanti paesi europei. A fronte dei circa 2.443 dollari per abitante, in parità di potere d’acquisto, spesi in Italia nel 2009, di poco superiore alla spesa sostenuta dalla Finlandia (2.410 dollari pro capite) e poco più della Spagna (2.259 dollari pro capite), il Regno Unito destina quasi 2.935 dollari pro capite, mentre Francia e Germania superano i 3.000 dollari, con spese pro capite rispettivamente di 3.100 e 3.242 dollari. Quindi non si spende molto per la sanità ma si spende male!
E poi si sa che il privato specie in Sicilia, è quello che stipula convenzioni col SSR: le spese sono sempre a carico del pubblico e i ricavi sono a favore del gestore privato.
Ecco perché Sinistra Ecologia Libertà Siracusa è contraria alla chiusura (Noto, Augusta) e/o al ridimensionamento (Avola , Lentini) non razionale dei piccoli Ospedali.
Sinistra Ecologia Libertà chiede una seria e indipendente analisi epidemiologica del bisogno di sanità della provincia per garantire gli stessi livelli di assistenza a tutti i cittadini e sarà sempre al fianco di coloro che lotteranno per superare i loro disagi.
LAVORO
Il bisogno di lavoro, specie nella nostra provincia, assume anche il significato di un cambio di rotta da una società prevalentemente industriale e post industriale ad una società dove si è scelto di sfruttare le innumerevoli occasioni del turismo, dell’ambiente, dell’agricoltura biologica e/o integrata , dei beni culturali, delle piccole imprese, in poche parole, dello sviluppo ecosostenibile.
Il lavoro non può essere scambiato con i diritti: dall’84 (abolizione della scala mobile) assistiamo ad uno spogliamento progressivo ed inesorabile dello statuto dei lavoratori. La soluzione non può e non deve essere solo quella liberista proposta dall’UE e portata avanti dal Governo Monti.
Giornalmente assistiamo a scene che ricordano i periodi più bui , non ultimo , l'esclusione di tre lavoratori dal proprio posto di lavoro perché accusati di aver fermato la catena di produzione ma ,in verità, perché tesserati FIOM, questa volta la magistratura ha dato loro ragione ma se verranno a mancare l'art. 18 dello statuto dei lavoratori e verrà messo in atto l'art. 8 della legge Sacconi nemmeno la legge potrà più salvaguardare i diritti dei lavoratori.
Il nostro territorio continua ad essere massacrato dal mancato rispetto della legge in materia di lavoro, sempre più spesso l'assunzione di un lavoratore è legata a contratti atipici (quando va bene) ma il “nero” la fa da padrone e le grandi aziende che hanno “invaso” il territorio siciliano cercano di scappare perché la nostra regione non è più quel pozzo infinito di finanziamenti e lavoro sottopagato che per anni la politica ha permesso .
Ecco perché Sinistra Ecologia e Libertà Siracusa sarà a fianco di chi si batterà affinché vengano cancellati tutti i contratti che hanno solo generato precarietà nel mondo del lavoro e vengano estesi a tutti i lavoratori i diritti fondamentali affinché si possa affrontare la profonda trasformazione che il mondo del lavoro sta subendo e subirà.
TURISMO
La crisi economica che ha investito in maniera pesantissima la nostra provincia in tutti i settori economici pone problemi , in parte inediti,sui quali SEL vuole impegnarsi per trovare e rivendicare risposte adeguate alla loro gravità. Questo scenario, se richiede un cambio di ampio respiro delle politiche nazionali e regionali,non può non portare ad una riconsiderazione del nostro modello di sviluppo economico,dal turismo al rilancio delle energie endogene della economia siracusana,non trascurando la necessità di una nuova prospettiva per il polo industriale. Su questo terreno dovrà svolgersi l’elaborazione e l’iniziativa del Partito. In questo contesto da più parti si sottolinea la VOCAZIONE TURISTICA DEL NOSTRO TERRITORIO,cercando nel turismo il nuovo modello di sviluppo. SEL ritiene che il turismo,per le valenze storiche ed ambientali del nostro territorio,per la loro unicità, che potenzialmente possono attrarre e mettere in moto economie importanti, sia una scelta da perseguire, a patto di non farne una “monocultura” e di non consentire che, in funzione del turismo, i nuovi palazzinari convertitisi a questo affare,distruggano le nostre ricchezze ambientali, che sono le premesse stesse del turismo. Siracusa e la sua provincia hanno la possibilità di avere una parte importante di questo mercato ,puntando proprio sui nostri beni storici ed ambientali. Noi vogliamo perseguire questa scelta; per ciò stesso siamo per un turismo compatibile,che non distrugga, ma esalti l’unicità di storia ed ambiente e , ad un tempo, che non diventi una economia straniante del contesto socio economico esistente. Bisogna adottare politiche che incentivino i servizi e le iniziative economiche nel settore,compatibili non solo con i valori dell’ambiente, ma avendo il chiaro obiettivo che il turismo deve inserirsi nella nostra economia come ulteriore volano, accanto agli altri settori, dei quali può essere causa ed effetto di nuova vitalità. Per questo, se assecondiamo le iniziative per dotare di strutture il territorio, diciamo con la stessa determinazione che siamo contrari a iniziative di pura speculazione che, cementificando il territorio, lo rendono banale, uniformandolo a tanti altri luoghi ben più famosi,per puntare ad un turismo compatibile con l’agricoltura,con l’artigianato,con il commercio ,con il patrimonio unico delle nostre coste,delle nostre campagne,dei nostri centri storici,con le testimonianze della nostra storia.In questa ottica riteniamo un fatto positivo l’adozione da parte della Regione Siciliana del Piano Paesaggistico,che pur richiedendo dei miglioramenti,costituisce un punto fermo per la tutela delle ricchezze del territorio della provincia,condizione di ogni vera prospettiva turistica. Per la stessa ragione riteniamo prioritario puntare per l’edilizia,anche con forme di incentivazione previste nei prg, al recupero ed alla riqualificazione del patrimonio abitativo esistente,piuttosto che divorare nuovo territorio ,creando attorno ai centri urbani,sempre più abbandonati, anelli di nuove costruzioni ,dormitori anonimi, non giustificati neppure dall’incremento demografico. Una politica che comporterebbe nuove e sconfinate occasioni di lavoro per imprese e lavoratori del settore.
GIOVANI
Quando si parla di giovani, si dice sempre che la loro importanza è fondamentale, che è necessario che si preparino ad un futuro che apparterrà loro e che devono farsi trovare pronti a diventare la nuova classe dirigente del Paese.
Queste affermazioni però, si rivelano spesso come demagogiche e strumentali e quel che il presente riserva ai giovani, in realtà, è solo una serie di insulti, che vengono proprio da quella classe politica che per i giovani dovrebbe preoccuparsi. Generazione di “sfigati” che vive, quando va bene, con 500 € al mese, “bamboccioni” che abitano ancora in casa coi genitori, “sfigatissimi” che non si laureano in breve tempo e poco importa quali siano le ragioni e le difficoltà che non glielo consentono.
Eppure i giovani dovrebbero avere la forza, la capacità e gli strumenti per rivendicare un futuro in questo paese che oggi non offre loro nulla, se non la prospettiva di abbandonarlo. Le manifestazioni di indignazione che hanno coinvolto diversi movimenti giovanili in tutto il mondo, sono la dimostrazione che la lotta per la rivendicazione del proprio diritto al futuro è appena cominciata.
La classe politica non può guardare ai giovani come ad un popolo di falliti in partenza, come speranza per un futuro che si cerca di non fare arrivare mai, preoccupandosi essenzialmente di mantenere i propri privilegi, a discapito proprio delle nuove generazioni.
Vorremmo che Sinistra Ecologia Libertà fosse un partito in grado di accogliere la voglia che una generazione ha, in tutte le sue differenti voci, di raccontarsi in prima persona e di creare un percorso collettivo.
Sinistra Ecologia Libertà come strumento portatore di una cultura di cambiamento del modello di sviluppo e di consumo, che possa garantire maggiore equità per le giovani generazioni, sconfiggendo il precariato e garantendo il rispetto dei diritti fondamentali, dei diritti civili e sociali, promuovendo e tutelando le differenze e la diffusione di una cultura del rispetto e della partecipazione.
Per questo è necessario che questo partito fornisca ai giovani aderenti un’appropriata formazione politica dal punto di vista storico, ma anche su questioni d’attualità di interesse nazionale, regionale e locale,promuovendo attività di tipo auto-formativo e di approfondimento su temi di interesse generale o specifico e su questioni territoriali.
Ogni giovane iscritto deve acquisire la capacità di discutere e di argomentare, con piena cognizione di causa, su qualsiasi tema di natura politico-sociale, sia all’interno del partito che nel confronto con il proprio contesto sociale, consentendo di valorizzare idee nuove e capacità.
IMMIGRAZIONE
Il fenomeno dell’immigrazione costituisce una realtà importante per il nostro Paese e per il nostro territorio. La storia ci insegna che i fenomeni migratori verso la Sicilia si sono rivelati sempre come un arricchimento culturale ed economico per quest’isola. Ed è dai migranti che discendono i siciliani, che in epoca moderna sono stati poi costretti, come avviene ancora oggi, a lasciare l’isola in cerca di fortuna e occupazione al Nord, in giro per l’Europa oppure oltreoceano. Quella che viviamo oggi, soprattutto in seguito agli eventi seguiti alla “Primavera Araba” che ha investito il Mediterraneo, è un’emergenza umanitaria. Si tratta di persone che vedono la nostra terra con una luce di speranza per un futuro migliore, che accettano di allontanarsi dal proprio paese e dalle proprie famiglie a causa di persecuzioni e guerre di cui non hanno alcuna colpa. Si tratta di un tema che non è semplice trattare, che non aiuta a riscuotere un facile consenso, ma che già da solo può bastare a dare un senso ed una legittimità ad un’organizzazione politica. In un paese che riconosce ancora la clandestinità come reato e che si rifiuta di concedere la cittadinanza italiana a persone nate e cresciute nella penisola, che si sentono italiane e che amano l’Italia più di quanto essa ami loro, un’organizzazione politica di sinistra ha il dovere di stimolare un’inversione di tendenza e di lottare per il cambiamento e l’abolizione di normative dall’ispirazione razzista e xenofoba. Quello in cui Sinistra Ecologia Libertà deve adoperarsi è la promozione di una cultura dell’accoglienza, che già fa parte delle tradizioni della nostra terra, favorire l’integrazione dei migranti nel territorio, diffondendo la consapevolezza che non sono un problema quando gli si consente di diventare una risorsa. Va smentito il luogo comune dell’immigrato che viene in Italia a delinquere o a rubare il lavoro alla popolazione locale. Spesso si tratta di persone che vanno ad occupare settori per cui sono diventati oramai fondamentali e che senza di loro sarebbero scoperti, provocando un effetto a catena. A volte sono proprio le difficoltà di ambientamento e le barriere all’integrazione, che rendono i migranti ostaggi o complici, più o meno consapevoli, delle organizzazioni criminali o vittime del fenomeno del caporalato. Poiché ogni rivoluzione passa necessariamente per la creazione di un nuovo modello di società, attraverso la diffusione di un nuovo senso civico, Sinistra Ecologia Libertà deve farsi promotrice di una rivoluzione culturale in tal senso. Utilizzando proprio la cultura, quella con cui “non si mangia”, ma che è il principale ingranaggio che fa girare tutto il resto.
DONNE E LAVORO
La precarietà del presente delle donne assume molte forme e investe ogni aspetto della loro vita all’interno della collocazione nel mondo del lavoro. Provare a definire il ruolo che la donna assume all’interno del mondo del lavoro è una cosa ardua, nonostante l’avanzamento in termini di diritti, uguaglianza e libertà ,ottenuti grazie ai movimenti delle donne negli anni Sessanta e Settanta ,è innegabile la permanenza di profondi fattori discriminatori.
Vi sono vecchie e nuove dinamiche di oppressione: bassa occupazione, differenza di salario, discriminazione sul posto di lavoro, assenza dai luoghi di potere della politica e dell’economia, mancata condivisione del lavoro di cura
all’interno della famiglia, assenza di servizi a sostegno della maternità. La grandissima maggioranza delle giovani donne laureate che si affacciano nel mondo del lavoro con grandi prospettive si scontrano con una realtà molto dura.
Il 65,7% delle giovani laureate al di sotto dei 30 anni sono precarie e nonostante il titolo di studio, lavorano con contratti a progetto della durata di pochi mesi, collaborazioni occasionali, impieghi temporanei privi di qualifica e di garanzia nel mantenere il posto di lavoro.
In Italia il tasso di occupazione femminile è il più basso d’Europa appena il 47% e per lo più i posti sono precari, poco qualificati e meno pagati, le donne vengono inquadrate nella Piramide produttiva ai livelli più bassi, i percorsi di carriera sono difficili e raramente le donne rivestono ruoli dirigenziali o di coordinamento.
Le donne sono forza-lavoro fondamentale nel mondo della competitività globale e della crisi del welfare, un elemento essenziale per la stabilizzazione della situazione sociale e pensionistica in Europa.
Discriminare le donne oggi è un lusso che l'Europa non può più permettersi!
SQUOLA ( UNA SCUOLA SBAGLIATA )
Mentre dappertutto nel mondo alla crisi economica si risponde investendo in formazione, in Italia il governo Berlusconi, con il nefasto duo Tremonti – Gelmini ha tagliato in maniera selvaggia proprio nel campo dell’istruzione e della formazione . Se questo si va a sommare a una situazione già precaria, i risultati non possono che essere disastrosi per la scuola pubblica italiana. Strutture fatiscenti e inadeguate hanno visto aumentare in maniera illegale il numero di alunni per classe, veri e propri pollai dove diventa sempre più difficile insegnare. I laboratori dove mettere in pratica ciò che si è imparato diventano una rarità e le strumentazioni tecnologicamente avanzate un’utopia, perfino la carta per le fotocopie e la carta igienica sono utilizzabili solo grazie all’aiuto economico delle famiglie degli studenti. Se a questo aggiungiamo il taglio radicale delle cattedre che ha portato a una emigrazione di intere famiglie costrette a cercare il proprio lavoro nel Nord proprio come accadeva cinquanta o sessant’anni fa e l’odioso, terribile abbandono di una politica di salvaguardia e integrazione dei più bisognosi, dei diversamente abili nella scuola italiana, uno dei pochi fiori all’occhiello della nostra scuola, ammirato e studiato da chi ancora applica il metodo delle classi differenziate, ecco dipingersi a tinte fosche il quadro di una situazione disastrosa lasciata dal precedente governo e alla quale presto bisognerà mettere mano per garantire una reale crescita della società italiana che non può non partire dalle proprie basi, istruzione e formazione delle nuove generazioni: il nostro futuro.
IL RIGASSIFICATORE…LA FAVOLA.
Anzi , un incubo per la popolazione locale già altamente esposta a rischi industriali di vario genere. Quanti posti di lavoro potrebbe portare un Rigassificatore? In pratica molti studi dicono che al massimo si potrebbero impiegare circa ottanta unità lavorative quindi una goccia nell’oceano .In un momento così delicato della nostra vita economica e politica anche la goccia sembra che disseti un popolo. Priolo ed Augusta sono zone altamente inquinate con impianti pericolosi preesistenti, il Rigassificatore alzerebbe in maniera esponenziale la possibilità di gravi incidenti, trattandosi di metano, rilascerebbe i cosiddetti vapori di Boil Off che sono altamente infiammabili. Il Rigassificatore è sottoposto alla legge Seveso, i serbatoi da realizzare sono alti come un grattacielo di diciassette piani. Con la sua realizzazione a mare ,nella rada di Augusta, i problemi da affrontare sarebbero enormi, solo per fare un esempio : un Rigassificatore realizzato vicino al porto industriale e alle basi militari col rischio reale di collisioni fra navi metaniere,mercantili e le petroliere che giornalmente attraccano ai pontili , avrebbe conseguenze facilmente immaginabili. In caso di guasto e perdita di gas, la nube di vapore che si sprigionerebbe si spanderebbe velocemente sulla superficie marina incendiandosi una volta raggiunta la costa e brucerebbe tutto al suo passaggio, si stima che la nube di fuoco si spanderebbe per un raggio di circa 55 Km/q .Tutto questo in un territorio ad altissimo rischio sismico . SEL di Siracusa dice no al “Rigassificatore” ed è invece indirizzata verso la realizzazione di politiche energetiche alternative che non impattino sull’ambiente ,che diano nuova occupazione e che contribuiscano ad abbassare le emissioni nocive nell’atmosfera. L’energia pulita è la strada che si deve percorrere per un nuovo futuro all’insegna del benessere e dell’ecologia .
I PROMOTORI : Concetta Caruso –Fabio Fancello – Vincenzo Quadarella – Faust Scifo – Loredana Scerra – Emanuele Limpido – Santino Romano – Ettore Di Giovanni - Concetta Santuccio
Docunento firmato da 381 iscritti a SEL



