«La situazione dei 24mila lavoratori
(ex LSU ed appalti storici) che si occupano delle pulizie nelle scuole è
drammatica. Per effetto dei tagli imposti dal Decreto del fare dello
scorso giugno, i lavoratori rischiano di trovarsi senza lavoro, o con
una paga da fame, circa 400 euro al mese, dopo anni di duro lavoro nelle
scuole italiane» A denunciarlo è il coordinatore nazionale di Sinistra
E. Libertà, Nicola Fratoianni ricordando che «nell’ultima manovra
finanziaria Sel è riuscita ad imporre una proroga per evitare la
catastrofe, fino al 28 febbraio prossimo, con la speranza che il governo
volesse individuare soluzioni immediate. Ma al momento registriamo solo
il silenzio assoluto».
«Oggi in tutta Italia ci sono stati scioperi e proteste, mentre a
Roma si incontravano una delegazione dei lavoratori con i sindacati per
decidere il da farsi. In Campania hanno incrociato le braccia 5mila
lavoratori, in Puglia 4mila – ricorda ancora Fratoianni – il governo, o
quel che ne resta, deve intervenire immediatamente per sanare una
situazione disastrosa per i lavoratori e per la qualità dei servizi di
pulizia nelle nostre scuole. I continui tagli infatti ricadono sulla
pelle dei nostri figli, oltre che dei lavoratori. Sel – conclude
Fratoianni – ha già presentato due proposte di legge per fare in modo
che ai lavoratori venga riconosciuto il legittimo diritto al lavoro e ad
una paga adeguata, dopo anni di precariato e di incertezze. Il
governo deve solo ascoltare le istanze dei lavoratori e delle famiglie e
cancellare i tagli scellerati. Noi continueremo con la nostra battaglia
incalzando il governo già nelle prossime ore».
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