lunedì 17 novembre 2014

PER LA VITA, IL LAVORO E LA DIGNITÀ AGIRE ORA E SENZA SOSTA


PER LA VITA, IL LAVORO E LA DIGNITÀ AGIRE ORA E SENZA SOSTA
    La situazione ambientale del nostro territorio ha ormai superato ogni livello di guardia.
Nonostante statistiche spesso disattente e controlli resi inaffidabili, il dato drammatico della crescita esponenziale dei tumori e delle malattie connesse all’inquinamento è drammaticamente ormai constatato  direttamente all’interno di ogni famiglia della provincia di Siracusa.
    Non si tratta di una piaga inevitabile discesa dal cielo, ma alla sua origine sono nomi e cognomi precisi, e responsabilità di chi ha agito con cinismo criminale inseguendo profitti illegali e  immorali e di chi  colpevolmente ha omesso di fare quanto la Legge e prima ancora l’etica e il buon senso imponevano.
    In prima fila spiccano le responsabilità degli insediamenti industriali nell’area che copre Priolo, Melilli, Augusta e Siracusa. Ma a queste responsabilità si sommano e talora svettano quelle della parte politica  più conservatrice e legata al totem dell’intoccabilità del profitto , che ha sgovernato per  oltre cinquanta anni il Paese ed il nostro territorio in particolare , barattando coi trenta denari del consenso loro procurato da quei profittatori di ogni risma attraverso le clientele , quando non direttamente del denaro illegale o di comode sistemazioni anche per parenti ,amici  e famigli, il loro “lasciare fare”   qualunque cosa  facesse comodo ai “padroni del vapore” per  i loro affari d’oro  sbattendosene delle compatibilità ambientale dei valori paesaggistici, culturali ed archeologici , ed ancor più della salute delle popolazioni, della salubrità dell’aria  e delle acque, e, ovviamente assestando colpi mortali all’agricoltura, alla pesca e al turismo cui il cielo , il mare, il paesaggio ineguagliabile ed il clima mite in tutte le stagioni avevano vocato naturalmente il nostro territorio.
    E’ stata questa consapevole e colpevole assenza dei controlli e sistematica violazione di ogni regola che ha permesso di sacrificare alle logiche del mercato le vite dei lavoratori, delle popolazioni dell’intera provincia , per macinare ricavi, facendolo insieme con  la rapina  del territorio  ed il saccheggio feroce di ogni risorsa aggredibile.
    Una folla di cosiddetti “industriali” senza scrupoli ha causato la disastrosa situazione ambientale ed oggi sanitaria che  soffriamo, con costi mostruosi in perdite di vite umane, malattie spesso incurabili e gravissimi devastazioni del territorio  destinate a perpetuarsi per le future generazioni, minandone il futuro se non si inverte ora e subito il modo di produrre e fare industria e se non si  eseguono  radicali  azioni di risanamento .
    E’ giunto il momento di passare, attraverso un’incessante azione di indirizzo e di coinvolgimento dell’intera provincia di Siracusa dalle generiche rivendicazioni di bonificare la zona industriale e alla puntuale verifica di quanto realizzato e delle omissioni o distorsioni a fini diversi delle provvidenze erogate,  pretendendo l’istituzione di una task force e  l’immediato recupero coattivo dalle imprese responsabili dei finanziamenti che non fossero stati utilizzati ai fini previsti o lo fossero stati non correttamente, coinvolgendo in tale opera di responsabilizzazione i titolari dei poteri politici , manageriali ed operativi, non trascurando che è interesse degli stessi imprenditori che operano nel rispetto delle regole  non subire la concorrenza sleale degli imprenditori che le regole non le rispettano.   
    L’inosservanza degli obblighi di bonifica degli impianti assunti dagli imprenditori o la loro elusione attraverso la realizzazione di opere di solo efficientamento degli impianti deve essere sanzionata severamente. Al contempo occorre premiare gli imprenditori “virtuosi” che realizzino davvero le bonifiche attraverso semplificazioni burocratiche, ed agevolazioni anche economiche.
    Diciamo no alla falsa ricattatoria alternativa salute o lavoro!
    Noi vogliamo produzione “pulita” e buona occupazione!
    La bonifica dei nostri siti industriali occuperebbe oggi migliaia e migliaia di addetti per molti anni.
    Vogliamo che vengano rivalutate le Autorizzazioni Integrate Ambientali concesse alle industrie.
Vogliamo  che il Governatore Crocetta e la sua maggioranza si impegnino a richiedere che nel Documento di Economia e Finanza il Governo del Paese rimetta e accresca le somme destinate e necessarie alla bonifica del nostro territorio e della zona industriale.
Vogliamo che tutti quelli che hanno responsabilità politiche e amministrative non si voltino più dall’altra parte e che chi ha sporcato, inquinato, avvelenato finalmente “paghi” ora e tutto.
Occorre, altresì, che non si fermi il dibattito teso a definire contorni e contenuti per una graduale riconversione dell’apparato produttivo, puntando su una valorizzazione del territorio, che, accanto ai tradizionali, ma trascurati settori dell’Agricoltura, della Pesca e dell’Artigianato, evidenzia vere e proprie “eccellenze” della nostra provincia, come la cultura ed il turismo e punti sul ruolo nell’area del Mediterraneo che la provincia di Siracusa può svolgere.
Partendo da questi obiettivi, chiediamo alle donne e agli uomini di buona volontà di questa provincia, a  tutte le Associazioni Ambientaliste , agli Enti Locali della provincia di Siracusa, alle forze politiche, ai Sindacati, agli imprenditori aperti al dialogo di confrontarci per mobilitarci tutti insieme per la vita, il lavoro e la dignità.

FEDERAZIONE DI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA’

sabato 8 novembre 2014

COMUNICATO ANPI SIRACUSA






Siracusa   30/ottobre/2014
Cittadini,
industriali e speculatori finanziari, espressione anche di poteri occulti di questa nazione, hanno conquistato il Partito Democratico?
Questo interrogativo scaturisce ormai spontaneamente se si riflette sui comportamenti e sulle decisioni di questo governo e della classe politica che lo sostiene e lo copre.
Infatti, tutte quelle “riforme” non andate in porto con il potere berlusconiano, grazie ad una impegnata opposizione democratica e popolare (vedi referendum), saranno realizzate dalla accoppiata Renzi-Berlusconi.
Basta riflettere sulle ragioni della loro impensabile convivenza politica e dei loro accordi segreti, inizialmente risoltisi anche alle spalle dello stesso partito democratico, e sugli eloquenti ed esaltanti incoraggiamenti del presidente della Confindustria e degli speculatori finanziari, culminati con l’abbraccio di Renzi a Marchionne e con il compiacimento esplicito di quest’ultimo a favore delle politiche del Presidente.
Siamo ad una svolta preoccupante per la nostra democrazia!
Assistiamo, infatti, quasi giornalmente, all’arroganza minacciosa e baldanzosa di Renzi nei confronti di tutti, e, particolarmente, del Parlamento, a cui è quasi negato il diritto-dovere dell’analisi e del confronto sulle leggi, le quali, invece, vengono presentate e chiacchierate mediaticamente con l’ausilio di slogan e poi imposte con “il voto di fiducia sul governo”.
Si tratta di provvedimenti gravissimi che si cerca di giustificare con l’incalzare della “crisi”, determinata  proprio dalla speculazione finanziaria e dalla corruzione, che adesso assicurano sostegno al governo, in contrasto con gli interessi genuini ed impellenti della Nazione.
Basta ricordare che, in Italia, solo dieci famiglie detengono la maggioranza assoluta delle ricchezza nazionale e che, in questo periodo di crisi, proprio loro hanno accresciuto i loro patrimoni, mentre 
il resto delle famiglie si è impoverito.
Le scelte politiche e legislative di Renzi  e della sua “nidiata”, intaccano la vita democratica dell’Italia, la convivenza civile e la dignità di tutti i lavoratori, quali ad esempio:
              1)La graduale e decisa demolizione dei pilastri della Costituzione Repubblicana;
              
              2)La sostanziale creazione di un precariato permanente sia nel pubblico che nel privato;
              
              3)L’annullamento dei diritti istituzionali, giuridici, civili e del lavoro per i dipendenti;
              
              4)Il tentativo di esautoramento della funzione delle parti sociali al fine di demolire il ruolo       
                 di lavoratori ed imprese nella costruzione della vita civile, sociale, politica ed economica 
                 del Paese;
             
              5)La riproposizione del “nuovo porcellum” (o “italicum”) concordato con Berlusconi, che assicura     
                 un parlamento  di nominati e, quindi, assoggettati al capo.

Una volta annullati i diritti legislativi, contrattuali e costituzionali, i cittadini lavoratori tutti si trasformeranno in “moderni schiavi”, ricattabili quotidianamente dai datori di lavoro, dai politici, dai corrotti, e da chi detiene potere ed interessi.
L’Italia, così facendo, farà il balzo tanto strombazzato, ma all’indietro, ripiombando a 45 anni addietro, con buona pace della dignità di cittadini e lavoratori.
In una società in cui prevalgono l’arroganza, il populismo e l’autoritarismo, vengono a mancare le regole fondamentali a garanzia della libertà sostanziale e della dignità dei singoli.
Sarà così soppresso il principio costituzionale che riconosce i cittadini quali protagonisti della vita civile, democratica e politica della naziona Italia.
L’Italia ha già conosciuto l’arroganza e l’autoritarismo, col ventennio fascista, e, grazie alla lotta partigiana ed alla Resistenza tutta, il Paese è stato riscattato da quella vergognosa esperienza.
Tocca, pertanto, ancora ora, a noi tutti, cittadini onesti e civili, contrastare e fermare, con ogni iniziativa democratica possibile, questo progetto dissennato, che, attraverso la propaganda populista e l’inganno delle menti, si vuole imporre al Paese, facendolo così arretrare di decenni e, con esso, tutta la vita sociale e civile delle nuove generazioni e delle nostre famiglie.
Cittadini!
Non possiamo restare indifferenti a fatti e comportamenti così gravi!
Reclamiamo con fermezza: DIGNITA’, LAVORO, DEMOCRAZIA!
Aldo Lanza – (Siracusa)




sabato 22 marzo 2014

PERCHE' VOTARE LA LISTA "L'ALTRA EUROPA CON TSIPRAS"



 

 Perché votare la lista L’Altra Europa con Tsipras
 
Da 5 anni ormai l’Europa si dibatte in una crisi durissima , lunga , la più lunga mai sofferta nel Mondo .
A questa crisi l’Europa dei governi ha saputo dare solo risposte frutto di menti di tecnocrati ,che hanno badato più ad una gestione economicistica e finanziaria , e di governi che pensano solo ai loro interessi economici . Questo ha fatto sì che si ingigantissero i problemi di ogni nazione e , a volte , anche a discapito della democrazia e della rappresentatività delle idee di tutti .
La cosiddetta trojka ( Commissione europea , Banca centrale europea e Fondo Monetario internazionale ) ormai gestisce la vita di milioni di persone della Grecia , di Cipro , del Portogallo e dell’Irlanda imponendo loro sacrifici ormai insopportabili soprattutto dalle fasce medio-basse della società a cui sono chiesti i maggiori sacrifici a tutto favore dei più benestanti .
Sono così aumentati a dismisura i disoccupati , i suicidi , le morti per mancato ricorso ai presidi sanitari per il costo ormai diventato insostenibile da persone che non hanno un euro da portare a casa per dare da mangiare a se stessi e ai loro figli .
Tutto questo ha portato all’aumento dell’euroscetticismo e dell’antieuropeismo , polarizzando il giudizio tra chi è contro l’Europa e ne vuole lo scioglimento e chi accetta supinamente le decisioni  che sono sempre più veri e propri dictat degli Stati e dei poteri più forti agli Stati e ai soggetti più deboli .
 L’euroscetticismo o , peggio , l’antieuropeismo possono portare ad una sorta di edizione europea di Grosse Koalition che perseveri nello status quo ante e , anzi , lo renda ancora più insopportabile al venir meno di energie e/o riserve che a mano a mano si stanno esaurendo .
Ma l’alternativa oggi c’è ed è rappresentata dalla lista proposta da intellettuali , da  persone impegnate nel volontariato ,dello spettacolo , economisti come Barbara Spinelli , Moni Ovadia , Luciano Gallino , Marco Revelli , Guido Viale , leo Gullotta , Marco Freccero etc. Che propongono una terza soluzione che non è quella dell’accettazione supina dei dictat tecnocratici né quella dello scioglimento dell’Unione ma quella della solidarietà tra i popoli e nei popoli .
Quindi una maggiore solidarietà tra stati sostituendo al fiscal compact , che ha portato all’introduzione del pareggio di bilancio obbligatorio da parte di Monti in Italia con costi sociali insopportabili (all’Italia costerà 50 mld l’anno) , il social compact cioè un accordo tra stati per un nuovo piano Marshall europeo che mediante la creazione di una BCE autonoma dagli stati più forti finanzi il nuovo welfare europeo, aiuti i ceti più deboli e in difficoltà , e un nuovo green new deal  che crei nuove opportunità di lavoro per milioni di cittadini europei nel rispetto e in difesa dell’ambiente in cui viviamo .
La lista “ L’altra Europa per Tsipras “ sarà in prima fila nell’iniziativa dei cittadini europei , predisposta dai movimenti federalisti e da numerose associazioni della società civile , che basandosi su un diritto codificato dal trattato di Lisbona (art. 11) raccoglierà le firme in tutta Europa perché l’Unione lanci un “ Piano Straordinario per lo Sviluppo sostenibile e per l’Occupazione “ , da finanziare con la tassa sulle transazioni finanziarie , la tassa sull’emissione di carbonio e le risorse della Banca europea di investimenti , così come ci fa sapere Barbara Spinelli .
E ancora una difesa comune che porti al risparmio di spesa quantizzato nel 40% delle attuali spese dei singoli Stati , liberando risorse economiche ingenti a favore della creazione di nuovi posti di lavoro .
Ma per fare tutto questo bisogna che i cittadini dell’Europa possano eleggere un parlamento che sia in grado di legiferare veramente e senza veti imposti da una  Commissione Europea i cui membri sono scelti dai governi singoli a seconda delle rispettive maggioranze politiche ondivaghe e non eletti dai cittadini europei o dal Parlamento Europeo .
Ecco quindi che questo progetto politico serio e saldo nei suoi presupposti  si è gemellato con l’unico movimento politico di sinistra in Europa credibile e  che ha vissuto sulla propria pelle , in modo drammatico,tutti i momenti più gravi della crisi col suo leader, Tsipras , creando una lista che ha l’ambizione di unire tutti i soggetti politici , le associazione di cittadini , i singoli cittadini e cittadine europei che vogliono un’Europa più forte e solidale .
Questo progetto politico uesto progetti politicoQpotrà passare alla fase “esecutiva” solo se avrà un largo sostegno non solo in Italia ma nell’Europa tutta  !

Faust Scifo – coordinamento provinciale SEL SR – Componente Assemblea Nazionale SEL