mercoledì 5 ottobre 2011


 A proposito di sanità .
La cosa peggiore che possa succedere ai politici è “ sparlare “ di sanità : infatti a leggere e/o sentire le ultime dichiarazioni di alcuni deputati della zona sud e del Sindaco di Noto , tale è l’impressione .
Il diritto alla tutela della salute è sancito dalla Costituzione per ogni cittadino italiano .
La responsabilità delle politiche della salute è trasferita a Regioni ed Enti locali i quali devono avere fra gli obiettivi primari il benessere dei propri cittadini .
L’attuazione delle politiche sanitarie è demandata a strutture che possono essere pubbliche o private . E qui sta la prima anomalia italiana perché in Italia di privato c’è poco ( e alcuni centri sono anche eccellenti ) ma c’è moltissimo di privato convenzionato : la gestione e i profitti sono dei privati e le spese del pubblico .
Bisogna perseguire l’efficienza sanitaria attraverso una  ricollocazione territoriale che contemporaneamente ai tagli aggiunga gli investimenti ( chiudi una struttura inefficiente , crei una rete di servizi che dia risposte di sanità per quel territorio ) che , superando lo squilibrio a favore del privato , punti all’ottimizzazione del pubblico e che non sia vincolata alla politica e alle baronie .
In Sicilia esistono più strutture private convenzionate che nel resto d’Italia e , nella provincia di Siracusa ce ne sono più che in ogni altra provincia siciliana .
Fatta questa dovuta “contestualizzazione“ del problema non si capiscono le affermazioni di chi dice che l’Ospedale di Noto non chiuderà esso invece rimarrà un mero contenitore dove i privati , se vorranno , potranno aprire , a spese nostre , alcuni servizi , addirittura in concorrenza col troppo vicino Ospedale di Avola .
Faccio un esempio che spero aiuti a capire : nel centro storico di Noto c’è uno splendido locale dove alcuni anni fa esisteva una tipografia che poi ha chiuso venendo sostituita da un bar/pub tra i più belli della provincia , ecco è come voler continuare a chiamare tipografia il nuovo bar/ pub che è tutta un’altra cosa !
Non si capisce il perché una struttura privata debba preferire Noto per la sua attività e non Siracusa con un bacino d’utenza sei volte più numeroso e non si capisce nemmeno perché bisogna pagare al privato la gestione di posti letto e servizi che potrebbero rimanere pubblici e a Noto : dov’è il risparmio di spesa ?
E tutto questo riesumando la vecchia “politica dei due tempi “ di democristiana memoria per cui intanto si taglia e poi chi vivrà vedrà !
Sembra evidente che gli obiettivi del Governo Regionale e locale non sono il risparmio di spesa e l’ottimizzazione della sanità pubblica che non si possono raggiungere attraverso conferenze stampa e articoli di giornale ma , viceversa , si devono attuare attraverso un radicale cambiamento della politica sanitaria che presuppone un cambiamento del governo regionale che diventa sempre più urgente .

Faust Scifo – coordinatore circolo comunale di SEL
Vincenzo Quadarella – Coordinatore Provinciale SEL