A proposito di
sanità .
La cosa
peggiore che possa succedere ai politici è “ sparlare “ di sanità : infatti a
leggere e/o sentire le ultime dichiarazioni di alcuni deputati della zona sud e
del Sindaco di Noto , tale è l’impressione .
Il diritto
alla tutela della salute è sancito dalla Costituzione per ogni cittadino
italiano .
La
responsabilità delle politiche della salute è trasferita a Regioni ed Enti
locali i quali devono avere fra gli obiettivi primari il benessere dei propri
cittadini .
L’attuazione
delle politiche sanitarie è demandata a strutture che possono essere pubbliche
o private . E qui sta la prima anomalia italiana perché in Italia di privato
c’è poco ( e alcuni centri sono anche eccellenti ) ma c’è moltissimo di privato
convenzionato : la gestione e i profitti sono dei privati e le spese del
pubblico .
Bisogna
perseguire l’efficienza sanitaria attraverso una ricollocazione territoriale che
contemporaneamente ai tagli aggiunga gli investimenti ( chiudi una struttura
inefficiente , crei una rete di servizi che dia risposte di sanità per quel
territorio ) che , superando lo squilibrio a favore del privato , punti
all’ottimizzazione del pubblico e che non sia vincolata alla politica e alle
baronie .
In Sicilia
esistono più strutture private convenzionate che nel resto d’Italia e , nella
provincia di Siracusa ce ne sono più che in ogni altra provincia siciliana .
Fatta questa
dovuta “contestualizzazione“ del problema non si capiscono le affermazioni di
chi dice che l’Ospedale di Noto non chiuderà esso invece rimarrà un mero
contenitore dove i privati , se vorranno , potranno aprire , a spese nostre ,
alcuni servizi , addirittura in concorrenza col troppo vicino Ospedale di Avola
.
Faccio un
esempio che spero aiuti a capire : nel centro storico di Noto c’è uno splendido
locale dove alcuni anni fa esisteva una tipografia che poi ha chiuso venendo
sostituita da un bar/pub tra i più belli della provincia , ecco è come voler
continuare a chiamare tipografia il nuovo bar/ pub che è tutta un’altra cosa !
Non si capisce
il perché una struttura privata debba preferire Noto per la sua attività e non
Siracusa con un bacino d’utenza sei volte più numeroso e non si capisce nemmeno
perché bisogna pagare al privato la gestione di posti letto e servizi che
potrebbero rimanere pubblici e a Noto : dov’è il risparmio di spesa ?
E tutto questo
riesumando la vecchia “politica dei due tempi “ di democristiana memoria per
cui intanto si taglia e poi chi vivrà vedrà !
Sembra
evidente che gli obiettivi del Governo Regionale e locale non sono il risparmio
di spesa e l’ottimizzazione della sanità pubblica che non si possono
raggiungere attraverso conferenze stampa e articoli di giornale ma , viceversa
, si devono attuare attraverso un radicale cambiamento della politica sanitaria
che presuppone un cambiamento del governo regionale che diventa sempre più
urgente .
Faust Scifo – coordinatore circolo
comunale di SEL
Vincenzo Quadarella – Coordinatore
Provinciale SEL
